Prossemica
Michele Bracco
Il termine inglese proxemics, derivato di proximity, "prossimità", è stato introdotto dall'antropologo americano E.T. Hall negli anni Sessanta del 20° secolo per indicare lo [...] cura di ciò che è anzitutto utilizzabile, vale a dire alla nostra portata: così, per es., si può dire che per quanto la (Heidegger 1927). È infatti il prendersi cura e non il corpo-cosa ciò che in questo caso decide della vicinanza. In altre parole, ...
Leggi Tutto
PLACUCCI, Michele
Giancarlo Cerasoli
PLACUCCI, Michele. – Primo di otto figli, nacque a Forlì il 24 agosto 1782 da Luigi e Giulia Bagioli.
Le tappe salienti della sua carriera sono elencate nello Stato [...] Legazioni ricuperate dal S. Padre, e particolarmente di questa nostra, e le successive autorità che la governarono, e governano versi nei quali deprecava il costume di censurare qualsiasi cosa venisse allora stampata, a prescindere dal suo valore.
...
Leggi Tutto
Nomi e cognomi
Luca Serianni
La nostra prima carta d’identità
Ogni individuo ha uno o più nomi, secondo i sistemi adottati nel corso del tempo dalla società di cui fa parte. Nomi e cognomi hanno varie [...] – è il cognome più comune in Italia (e la stessa etimologia ha Russo, il secondo per diffusione, originario del Mezzogiorno).
Che cosa succede all’estero? Le cose cambiano, ma non troppo. Anche il cognome più frequente in ungherese, per esempio, è un ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...