LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] e Pirandello, Bologna 1995; S. Timpanaro, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Pisa 1995; L. Blasucci, I tempi dei " pensiero di L., prefaz. di E.M. Cioran, Milano 1997; E. Severino, Cosa arcana e stupenda. L'Occidente e L., Milano 1997; M. Manotta, L.: ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] nelle scuole, ma che si fabbrica nei segreti penetrali del nostro intelletto".
Il G. era già socio dell'Accademia del G. aveva dato inizio col grave annunzio: "Ei fu cosa veramente maravigliosa e lagrimevole come tante leggi ordinate sì saviamente, ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] tal libro sia bello o non sia, ma bensì di sapere che cosa sia, come sia, perché sia" (Di una trattazione scientifica della di disagio del G. di fronte alla "tristezza di questa nostra civiltà cupa e feroce".
Con le Rime della selva si concludeva ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] à la mode). Rimangono inoltre, ma sono poca cosa, alcuni versi infantili, riuniti anch'essi postumi nel meditazione trascorse con Guido davanti al quadro di Macrino d'Alba della nostra Real Galleria col miracolo delle Stigmate" (Masoero, pp. VIII-XV ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , nel Ragionamento sopra la difficultà di mettere in regole la nostra lingua (edito in P.F. Giambullari, Della lingua che tra opinione del mondo e giudizio di Dio "cui ogni cosa è palese": nella sicurezza che il verdetto finale appartiene soltanto ...
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LETI, Gregorio
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 29 maggio 1630 da Girolamo e da Isabella Lampugnano.
Le notizie certe sulla famiglia si fermano al nonno paterno, Marco, che fu per due anni al servizio [...] prefazione a La strage de' riformati innocenti (Ginevra 1661), di "qualche novella amorosa e qualche cosa di poesia ad istanza della nostra Accademia in Italia"; inoltre nell'Avvertimento della Vita di Oliviero Cromvele (Amsterdam 1692) egli dichiara ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] acqua a l'acque / diciam che questa è quella / ch'ogni cosa da lei vivendo nacque"). Ma anche su un piano di produzione chiaramente , senza rimpianti, a più cauti diletti: "Senza tanto antivedere / nostra vita a caso fia, / de' sollazzi e del godere / ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] papa avrebbe gradito l'assegnazione di Novara a Pierluigi Farnese, cosa della quale il G. sostenne di non essere stato mai informato sole rime in Rime di tre de' più illustri poeti dell'età nostra cioè di mons. Bembo, di mons. Della Casa, e di mons ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] gran parte degli esempi forniti da quest'ultimo, cosa che sarebbe stata assai improbabile, se non impossibile, 73-104; G. Gatti, "Quest'è quel goffo e quel malvagio Neri", in Lingua nostra, XLI (1980), 1, pp. 19 s.; I. Bonomi, La grammatica di P. ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] ’anno successivo compose un’ode sul tema Niuna cosa è più atta ad inspirare coraggio nelle battaglie XXII, 1967, pp. 62-77; G. Folena, Anglismi e anglofilia del Pindemonte, in Lingua nostra, LII, 1991, 1, p. 10; A.-V. Sullam Calimani, I. P. e la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...