LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] e Pirandello, Bologna 1995; S. Timpanaro, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Pisa 1995; L. Blasucci, I tempi dei " pensiero di L., prefaz. di E.M. Cioran, Milano 1997; E. Severino, Cosa arcana e stupenda. L'Occidente e L., Milano 1997; M. Manotta, L.: ...
Leggi Tutto
Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] per verba». [17] La teologia parlava di «transustanziazione»; l'alchimia voleva mutar gli elementi da cosa a cosa, tanti anni prima dei nostri anni dell'atomica; l'ascesi cristiana, sul fondamento del domma, che definisce la grazia una partecipazione ...
Leggi Tutto
Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] spesso ben poco hanno a che fare con le parti veramente vive del suo pensiero. Di qui la nostra decisione, dovendo pur sacrificare qualche cosa, di presentarlo solo nei tratti più importanti e giustamente famosi.
Salvo questo, ci sembra di poter dire ...
Leggi Tutto
SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] retinemus et nos, nec posteri nostri permutare valebunt" ('E per prima cosa facciamo un esame mentale a apre V, Madonna, dir vo voglio; infine, ciò che per il nostro discorso interessa altrettanto, si pone come modello per gli altri autori della ...
Leggi Tutto
Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] E tra le poesie e le lettere s’apre e conclude il nostro volume: circoscritto per tal forma come in un cerchio ideale e di loro apprezzamento della realtà della vita. «La faccia d’ogni cosa, schifosa come la sostanza», nella stessa lettera il Capponi, ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] al termine koinè il senso di varietà standardizzata nata dal conguaglio 'orizzontale' tra varietà locali (cosa che non sembra darsi nel nostro periodo) o dalla pressione 'verticale' esercitata da un centro egemone (che non appare ancora affermato ...
Leggi Tutto
Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] , e una sua fragranza ancora capace di raggiungere il nostro cuore.
Delizia di spettatori e di lettori furono per lacunosa, edita da un nipote dell'autore, dice pur qualche cosa. Certo è composizione di livello artistico assai inferiore a quello delle ...
Leggi Tutto
Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] 29 agosto 1739); la Palinodia, che nell'invio alla contessa di Sangro, 15 aprile 1747, viene presentata come «cosa rara a' tempi nostri essendo musica d'un poeta»; e la canzonetta Ecco quel fiero istante che al fratello Leopoldo il poeta consiglia di ...
Leggi Tutto
Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] un singhiozzo salirmi dentro, e poi una debole risata, e guardavo intorno, nulla più riconoscendo della nostra vita abituale, ma ogni cosa ringraziando e abbracciando senza fiato". Poi, subito dopo, anche la Ortese-Bettina si smaga come Montale ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] non la descrizione della fenomenologia d'amore presso i poeti? che cosa rivelano in fondo, se non un'esperienza e una cultura anzitutto ben conosceva: « Bien par lui est beatitude, ki est nostre fin a quoi nous entendons»). La ricerca della poesia s' ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...