BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] di se stesse. Invece, constatava il B., "nessuna cosa dispiace in Italia quanto una lucida intelligenza fornita di disgusto paura del comico come di un potere diabolico. La stessa nostra filosofia, quella più libera e polemica, ha assegnato alla ...
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CONSAGRA, Pietro
Federica De Rosa
Nacque a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 4 ottobre 1920 da Luigi e da Maria Lentini. Il padre, di origini palermitane, proveniva da una famiglia di venditori [...] emozione nel capire che la grande miseria della gente era una cosa che si poteva combattere»; aveva anche compreso che «tutto si comportamenti diversi come reazione proiettata dalla nostra apprensione al seguito dell’avventura degli astronauti ...
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CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] nell'affermarsi di quella "prosa d'arte" che dominò a lungo la nostra attività letteraria fra le due guerre.
Si pone a questo punto il come d'intesa, non si sa bene con chi e con che cosa".
Il progresso da Prologhi è più che evidente, e lo attesta ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] poeta ceco Jiří Orten, uscita poi da Einaudi (La cosa chiamata poesia, 1969). Dopo un nuovo breve viaggio a simbolo (ma di più: l’universale concreto, la Besonderheit!) della nostra speranza».
E siamo al 1989, in un infittirsi di trasformazioni e ...
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BERGAMINI, Alberto
Alberto Monticone
Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 1° giugno 1871 da Luigi e da Gaetana Ansaloni, famiglia di modesta condizione. Diplomatosi nella locale scuola tecnica, [...] si diceva fattagli al fine di salvare il periodico; la cosa non ebbe seguito, e nel marzo 1926, sotto le d'Italia: sulla "terza pagina ", iniziata dal B., vedi specialmente E. Falqui, Nostra "Terza pagina", Roma s.d. [ma 1964], pp. 14 s., 89, 109 ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] circolare: qualcosa di pensabile come un sistema già chiuso, norma del nostro pensare" (cfr. G. Gentile, Sistema di logica come teoria del opposto, che non è quello di "intellettualizzare la vita, cosa brutta quanto la parola qui usata" (ibid., p. 368 ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] . Dante, Convivio, IV, XII 14: "lo sommo desiderio di ciascuna cosa, e prima da la natura dato, è lo ritornare a lo suo -53; A. Roncaglia, "Intendere" nella canzone di G. G., in Lingua nostra, VI (1944-45), pp. 21-25; A. Monteverdi, Per una canzone ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] Parecchi punti dell'inchiesta Alvisi-Biagini furono confermati e, cosa più grave, la commissione riferì di aver trovato nel portafoglio vogliamo riconoscerla e ci auguriamo di non dovere confessare la nostra delusione".Il C. morì a Enna il 2 sett. ...
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ARECHI II
Paolo Bertolini
Quindicesimo duca di Benevento, assunse nel 758, per un atto di autorità del re Desiderio, il governo di uno dei più vasti ducati del regno dei Longobardi.
Profittando delle [...] quali sarebbero stati convinti a sottrarsi "a nostra dicione" dalle manovre dei Bizantini e del principe S. Pietro; ma tale promessa non fu mantenuta, della qual cosa il pontefice fu assai malcontento e non mancò di lamentarsene successivamente ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] basta accettare la donna, bisogna saperla perdonare: "è la cosa più difficile, ma bisogna giungervi". Il cristianesimo è eroismo, con fantasia, misteriosamente, al di là dei nostri ragionevoli calcoli. La conclusione dell'Avvenimento, concitata ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...