PLACUCCI, Michele
Giancarlo Cerasoli
PLACUCCI, Michele. – Primo di otto figli, nacque a Forlì il 24 agosto 1782 da Luigi e Giulia Bagioli.
Le tappe salienti della sua carriera sono elencate nello Stato [...] Legazioni ricuperate dal S. Padre, e particolarmente di questa nostra, e le successive autorità che la governarono, e governano versi nei quali deprecava il costume di censurare qualsiasi cosa venisse allora stampata, a prescindere dal suo valore.
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] elegia greca, di un epigramma "tradotto dal greco ne la lingua nostra" che al Tolomei sembrò "assai bello", di un sonetto e e la Christiana s'impugnava, non convenendo con essa in cosa alcuna, ond'era necessario che queste due religioni si ...
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CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] in parte, dal campo strettamente erudito, l'opuscolo Che cosa è il Partito Cattolico?, pubblicato anonimo a Perugia nel 1861 , antiromantico, antimanzoniano, cultore dei grandi nomi della nostra letteratura, in particolare del '300 e 2500, oltreché ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] , di cui non molti anni prima aveva tessuto le lodi: "Cosa dunque dovremmo dire dell'abate di Mably e de' suoi seguaci, le intenzioni filantropiche di cotesti filosofi, ma per la nostra fatalità la corruzione umana fa restare queste intenzioni nella ...
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ERIZZO, Nicolò
Renata Targhetta
Detto Marcantonio, secondo dei figli maschi di Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani del cavaliere Marcantonio, nacque a Venezia il 28 apr. 1723.
Questo ramo degli [...] la pessima e triste conseguenza che ne venga pregiudicata la nostra santa e vera religione".
Di lì a qualche giorno, che se mai nelle nuove relazioni vi fosse una qualche cosa, alla quale gli effetti non corrispondessero alle rettissime sue ...
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DELLA GENTE, Giberto
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma attorno all'anno 1200, giacché durante il 1260 dichiarò a fra' Salimbene de Adam, che si era recato a trovarlo nella sua residenza di Compegine, [...] mare, parlando familiarmente degli eserciti, diceva di sovente: La nostra gente si comporta così!". Comunque, i figli di Egidio furono era quello di riportare la pace tra le fazioni, cosa che non sarebbe stata possibile senza la realizzazione di una ...
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COLLOREDO, Leandro
Franca Petrucci
Terzogenito del marchese Fabio e di Claudia di Colloredo, nacque il 9 ott. 1639 nel feudo paterno di Colloredo, in Friuli.
Nel 1649 il padre, condottolo prima con [...] biografo P. M. Puccetti - dal titolo La devozione di Nostra Signora vero antidoto per estinguer la peste, che in cinque capitoli stare continuando gli Annali del Baronio e del Rinaldi, cosa invece assolutamente "superiore alla sua sfera" (in effetti ...
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CONDULMER, Antonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia nel 1452 da Bernardo e da Maria di Artale Contarini.
La famiglia Condulmer era di nobiltà recente: un ramo era entrato a far parte del patriziato [...] La Signoria gli scrisse di ricordare al re "la observantia nostra verso soa majestà"; Luigi XII si rifiutò però di riceverlo in una lista di nobili defunti debitori della Signoria e della cosa erano interessati gli eredi.
Fonti e Bibl.: Arch. di ...
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CAETANI, Onorato
Gaspare De Caro
Primogenito di Bonifacio, signore di Sermoneta, e di Caterina Pio di Savoia, nacque, quarto di questo nome, nell'anno 1542. Venne educato a Roma sotto la sorveglianza [...] il loro orgoglio e le loro ambizioni. Come scriveva al C. il fratello Camillo, patriarca di Alessandria, "questa cosa o darà l'ultimo crollo alla Casa nostra o l'esalterà al cielo" (Caetani, p. 189). In realtà - come si dimostrò nel breve giro di un ...
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CORSINI, Andrea Ferdinando
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque a Firenze il 15 aprile del 1875 da Egidio e da Creusa Giuseppina Rossi; dopo gli studi secondari s'iscrisse alla facoltà [...] , come nei giornali medici francesi, anche nei nostri italiani ad inserire buoni e frequenti articoli di di Firenze, all'istituto di storia della scienza: "gran nome ma allora povera cosa - scrive lo stesso C. - la cui ricchezza era solo nell'idea e ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...