ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] 1912), ma il nazionalismo per l'A. faceva una cosa sola col liberalismo tradizionale italiano, che, delineatosi nel Settecento che abbiamo ereditato dalla vecchia destra, e che nelle nostre dottrine filosofiche ha trovato il suo ideale sviluppo e la ...
Leggi Tutto
COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 133-447) rivelano solo "la ignoranza sua e nostra degli studi filosofici" (M. Minghetti). Tutto resta equivoco verbale e se i due termini, classico e romantico, non indichino la stessa cosa; se fra i "Pazzi" (i romantici) e i "Pedanti" (i ...
Leggi Tutto
pesca
Gaia Seller
Il cibo da mari e da fiumi
Il ritrovamento di fiocine e reti e di cumuli di lische di pesce avvenuto nei pressi di villaggi preistorici testimonia che il pesce è stato da sempre parte [...] navi petrolifere, che lavano in acqua le loro stive.
Cosa si può fare per evitare il peggio?
La comunità
Il pesce in tavola
Il pesce incide in percentuale non grande nella nostra dieta: a livello mondiale rappresenta soltanto il 2% del cibo che ...
Leggi Tutto
COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] ancora "molto legato al cosiddetto idealismo attuale e ai suoi rappresentanti", cosa che, a dir vero, non appare da quanto si legge in il più grande maestro di questi miei anni, e della nostra generazione" (Quaderni della Critica, VII [1951], p. 186 ...
Leggi Tutto
INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] dorato: "soffro per questa lontananza della mia cara Patria. Ma cosa potrei trovare più alla mia età e con un'arte che non di moda e che non potrei cambiare? […] Non sogno che Roma nostra e mi struggo dal desiderio di ritornarci" (Bellonzi, p. 150).
...
Leggi Tutto
BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] opere, favorisse il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto p. 251; L. Tonelli, Il teatro italiano dalle origini ai giorni nostri, Milano 1924, pp. 33-35; M. Apollonio, Storia del teatro italiano ...
Leggi Tutto
BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] unione di Lucca alla Toscana: la piccola patria municipale era cosa morta, si vagheggiava uno Stato dell'Italia centrale. Concessa B. sulla terminologia militare dei primi secoli, estr. da Lingua nostra, Firenze 1939; D. Corsi, B. S. bibliografo e ...
Leggi Tutto
FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] queste parole, e altre di simil genere, vogliono rappresentare qualche cosa, forse una scuola, sicuramente un difetto. E voi fate a di mira di rendere il più possibile snella la nostra prosa accademica e classica"). Entro queste coordinate, pressoché ...
Leggi Tutto
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] la cultura, nel senso più profondo del termine, del nostro paese» (De Mauro 1987: 164).
Pasolini ritornò sui cultura che è finita».
Bandini, Ferdinando (2003), Il “sogno di una cosa” chiamata poesia, in Pasolini, Pier Paolo, Tutte le poesie, a cura ...
Leggi Tutto
BALDISSERA, Antonio
Piero Pieri
Nato a Padova il 27 maggio 1838, fu, giovanissimo, raccomandato dall'arcivescovo dì Udine all'imperatrice d'Austria Marianna, moglie di Ferdinando I, che ne fece curare [...] , abile nell'affrontare i nuovi gravi problemi della nostra espansione coloniale. Era in lui uno spregiudicato realismo. ma nella quale i caduti erano quasi tutti indigeni, per cui la cosa non suscitò scalpore in Italia. Il B., che aveva agito di ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...