CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] mi ha tradito... In questa condizione, d'accordo col nostro Fondatore Presidente abbiamo chiamato a sostituirmi il mio carissimo collega scriveva nello stesso libro: "Per ben definire che cosa sia la trascrizione..., occorre ricordarsi che il fatto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] consiste nella distinzione tra il mondo e la mente, tra la cosa e il segno, tra ciò che è passibile di percezione e il titolo stesso specifica che si tratta «dell’alba della civiltà nostra e cioè mediterranea» (L’alba delle civiltà, cit., pp. ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] -spirito che, per alcuni aspetti, segna ancora la nostra cultura.La nozione di anima nella riflessione filosofica si presenta fatto che essa non conosce la differenza fra immagine e cosa, fra segno e oggetto designato. Conformemente alla sua essenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Federico Chabod
Sergio Bertelli
L’importanza della figura di studioso di Federico Chabod, uno tra i massimi storici del Novecento italiano, non si limita alla sua produzione scientifica, né alla rilevanza [...] anni milanesi coincisero con il periodo più nero della nostra storia patria. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 accettare eventuali parole d’ordine altrui per boicottare l’opera sua. Che cosa vuole che le dica? L’affetto che ho avuto e che ho ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] si inaugura la storia cosciente dell'Occidente. Che cosa ha caratterizzato infatti il conflitto sotto le mura di che, seppure elevato, è comunque infinitamente più modesto.
La nostra esperienza quotidiana ci dice inoltre che esistono due tipi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] a tale divenire, l’uomo diviene consapevole. Il succedersi delle stagioni, scrive il nostro autore, già rende evidente il perpetuo nascere e morire di ogni cosa e, in definitiva, del mondo stesso. Tale avvicendarsi di volti della natura dovrebbe ...
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CARAFA, Antonio
Gino Benzoni
Il C., che avrà la ventura d'essere cantato in morte da Giovan Battista Vico, il quale gli dedicherà inoltre un'impegnata biografia in latino, nacque il 12 ag. 1642 a Torrepadula [...] caldi di quel giovane principe che credeva una stessa cosa il mestiere della guerra e quello di correre il cervo suo cordoglio per la scomparsa del C. - "onore e lume della nostra patria" scriveva al Magliabechi - con una canzone, stampata a Venezia ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] . Anche P. Pavlov affermerà che "gli istinti sono la stessa cosa dei riflessi, ma sono più complessi nella loro composizione" (v. definì così l'istinto: "Un atto che esige per parte nostra una certa abitudine, quando si compia da un animale molto ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 19 giugno 1373, primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina Michiel, figlia della seconda moglie del nonno Giovanni. Nonostante il padre avesse [...] la manifesta ostilità del doge, che soleva chiamarlo "el nostro procurator zovene", valse a frenarne l'ascesa. Il Mocenigo e serena, atta a ben servire alla Repubblica, la qual cosa ora gli viene impedita dal sapere il suo figlio ammalato del ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] la sete di sapere lo portavano a interessarsi di ogni cosa, anche nel campo scientifico. Imparò persino a suonare il flauto tre canti in terzine La Pestilenza stata in Firenze l'anno di nostra salute MCCCXLVIII (De Romanis, Roma 1816). Tra il 1812 e ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...