BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] quello che si potesse raccozzare bene o male di truppe nostre, contro all'invasore che minacciava noi e l'Italia non indipendenza nazionale. Questa viene contrapposta alla "libertà politica", cosa "incerta, in teorica", "varia nella pratica", fonte ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] legge) e di lui si dice che si dilettava molto di leggere Dante, cosa che non equivale a esporre la Commedia allo Studio fiorentino, come il G alle parti prosastiche, tre "orazioni" ("a Dio", "a nostra Donna" "a tutte l'anime sante") in terza rima. È ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] i rapporti tra il governo e la Camera, riducendo a poca cosa il lavoro delle commissioni (Ungari, p. 107).
La piena Croce faceva notare che la proposta gli pareva "più della nostra dannosa all'istituto monarchico", mentre il D. insisteva osservando ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] luglio il volume fu nuovamente in libreria. Per quasi un anno la cosa non suscitò reazioni. Nell'estate del 1942 su Il Popolo d' non era un politico, era però "il più politico dei nostri filosofi che abbiano fatto politica".
Il 18 giugno 1944, su ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] si maravigliò, e prese ardimento di comporre alcuna cosa a sua somiglianza, e quei componimenti mandò a Firenze era il suo volto scolpito, ed un quadretto dentrovi l'immagine di Nostro Signore miniata; poi sotto l'Anno Santo egli gli scrisse un Breve ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] niente a loro avvantaggiato". Non a caso il C. - cosa del tutto insolita - non presenzia in pompa magna alla tradizionale Ma alla lunga "il giuoco e le feste… perpetue in casa nostra" (così Maria) non bastano ad occultare il logorio della coppia; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] una serie di nozioni, non sempre coincidenti, su cosa si dovesse intendere per ‘libertà politica’ sia dalla fama e il nome del popolo fiorentino se una città a lungo stata nostra pari o quasi per ricchezza e potere dovesse diventare a voi soggetta! ...
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Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] corpo dal suo esterno. In ogni intervento sulla nostra pelle dobbiamo vedere inoltre l'estrinsecazione di una , Seminaire 1975-76, inedito (Biblioteca dell'Associazione Psicanalitica Cosa Freudiana, Roma).
E. Panconesi, Manuale di dermatologia, Torino ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] ch'ella andava a vedere mostrare la Cintola di Nostra Donna". Partendo dal racconto vasariano, le ricerche dar luce alle grottesche, che somiglino all'antico […]. Maravigliosa cosa era vedere gli strani capricci che nascevano nel suo fare" ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] per gli anni trascorsi a Ferrara sono poche le notizie in nostro possesso, ma tutte suggeriscono l'immagine di una esistenza finalmente serena raccoglie due capitoli nei quali si discute Se buona cosa è a maritarsi o no, riflesso forse della decisione ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...