ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] Ludovico II resta per noi molto incerta da stabilire. La nostra fonte principale in proposito è il documento relativo al "dotalicium di unanimità, a corte su questo argomento, cosa che potrebbe essere all'origine della corsa all'accaparramento ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] presso Cividale, replicò seccamente di "non saper cosa alguna" in fatto di presunte scorribande "de 40), pp. 232 s.; Id., Interventi papali nell'occupazioneaustriaca di Aquileia, in Aquileia nostra, XVI-XX (1945-49), p. 27; Id., Storia del Friuli, II, ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] , da Vienna al Commendone - "la disgratia et infelicità di casa nostra", anche se "grandissima", non crede sia "occorsa ... per colpa Benedetto, "il quale non si è mai impacciato di cosa alcuna". Impensabile "dovessero bolare il mio studio et la ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] di Venezia, insista ad assicurare che "voria esser con la Signoria nostra".
Assoldato, invece, il G. - del 16 maggio le credenziali ricordare, come quello che non voglio mai rissolvermi in cosa veruna se non cum optima satisfactione et bona gratia ...
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JACINI, Stefano
Nicola Raponi
Nacque il 26 giugno 1826 da Giovanni Battista e da Maria Grazia Romani a Casalbuttano (Cremona), dove la famiglia possedeva una grande e molto redditizia azienda agricola [...] il magnifico sistema delle strade comunali, tutte queste glorie del nostro paese esistono per merito e a carico dei Comuni e dello J. è però senz'altro quello Sulle condizioni della cosa pubblica in Italia dopo il 1866. Lettera agli elettori di ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] nelle scuole, ma che si fabbrica nei segreti penetrali del nostro intelletto".
Il G. era già socio dell'Accademia del G. aveva dato inizio col grave annunzio: "Ei fu cosa veramente maravigliosa e lagrimevole come tante leggi ordinate sì saviamente, ...
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MAMIANI DELLA ROVERE, Terenzio
Antonio Brancati
Nacque a Pesaro il 18 sett. 1799 da Gianfrancesco, conte di Sant'Angelo in Lizzola, e da Vittoria Montani.
Ebbe la prima formazione a Pesaro, dove studiò [...] come un fanciullo: L'Italia sarà libera, sarà libera l'Italia nostra e certo gioia più pura, più alta e più espansiva di quella una risposta secca: "Prenda un fucile e vada alle barricate". Cosa, questa, che egli - e con lui gli amici moderati ...
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CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] piccola "Diana... è la più bella e la più leggiadra cosa che si possa vedere"; ottimamente ritratta la sua "bellezza", sì sorella del granduca poiché meglio per questo paese, per la casa nostra e per voi medesimo non si è potuto trovare, essendo per ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] granduca di Toscana, poiché meglio per questi paesi e per la casa nostra e per voi medesimo non si è potuto trovare"; e sia con che F., "suo unico e diletto figliulo", era "la più cara cosa ch'egli habbia in questo mondo".
Il 2 luglio F. fu sepolto ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] , appunto, civile. E il Senato - anche se la cosa non risulta aver esito - accoglie il suggerimento del D., dando "falsi dogmi", che giudica i rinnegati "scellerati disertori della nostra santa religione", il 30 luglio 1729, gli inquisitori di ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...