GIOVANNA d'Austria, granduchessa di Toscana
Stefano Tabacchi
Nacque a Praga il 24 genn. 1547, ultima dei quattordici figli di Ferdinando d'Asburgo, re dei Romani e futuro imperatore, e della regina [...]
G. scrisse sempre molto poco; non è quindi noto cosa pensasse della sua situazione. Si può però supporre che, istruzione di comunicare al nuovo imperatore Rodolfo II che "di nostra consorte intendiamo di essere noi li padroni, senza che altri se ...
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CAROSELLI, Francesco Saverio
Angelo Del Boca
Nacque a Roma il 12 marzo 1887, da Vittorio e da Paolina Bianchi. Compiuti gli studi classici nella capitale, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] scientifico-culturale sono indubbiamente di alto livello, la stessa cosa non si può dire dei volumi della serie storico ingenti mezzi forniti dallo Stato, il bilancio critico della nostra presenza in Africa, si è trasformata invece in una operazione ...
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GALLERANI, Cecilia
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano nei primi mesi del 1473, molto probabilmente nella casa situata nella parrocchia di S. Simpliciano dove dal 1455 vivevano il padre Fazio e la madre [...] circa il desiderio di Ludovico di avere lì "la madonna Duchessa nostra", dal momento che passava molto del suo tempo con "quella sua fino all'anno successivo, la G. rimase nel Castello. La cosa certa è, invece, che non uscì affatto dalle grazie del ...
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EMO, Gabriele
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Marina, attorno alla metà del XIV secolo, da Benedetto di Gabriele e dalla sua prima moglie, Antonia (forse una Malipiero, ma [...] Egli però prevede due Gabriele e sbaglia il nome della madre.
Per nostra fortuna, l'E. ebbe due mogli, delle quali ci sono conservati e che era di agiate condizioni, la qual cosa farebbe pensare ad un perdurante esercizio della mercatura, peraltro ...
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DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] p. 28). Il termine "conjuratio" impiegato dal cronista, nostra unica fonte, non deve tuttavia trarre in inganno. Esso origine, la congiura assunse in breve tempo proporzioni tali "che parea cosa da non credersi" (Annali genovesi, p. 29). I giudici ...
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AVARNA, Giuseppe, duca di Gualtieri
Alberto Monticone
Nato a Palermo il 19 marzo 1843 da Carlo e Maria Carmela Pignatelli d'Aragona, entrò in diplomazia nel 1866 all'indomani della guerra contro l'Austria, [...] dovuto operare. Conservatore e liberale, più la prima cosa che la seconda, profondamente attaccato alla monarchia, l male, aveva garantito all'esterno il pacifico sviluppo del nostro paese, non fosse rispondente allo spirito di questa alleanza ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] riscossa della "tradizione mediterranea della nostra civiltà" contro l'esperimento di ; Regime e Stato, ibid., IV., risp. pp. 31-35, 381-98; Che cosa è il marxismo, Torino 1949; Discorso sulla "socializzazione", Roma 1951. Alcuni scritti brevi sono ...
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PINTOR, Giaime
Andrea Landolfi
PINTOR, Giaime. – Nacque a Roma il 30 ottobre 1919, da Giuseppe e da Adelaide Dore, in una famiglia della buona borghesia sarda.
Il padre (1889-1941), quinto e ultimo [...] crepuscolo di giugno. Così questo fatto atteso e temuto era entrato nella nostra vita…» (Doppio diario, a cura di M. Serri, 1978, senza valore […]. Essere in Grecia almeno servirebbe a qualche cosa», p. 82).
La tragica morte, in un incidente ...
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MALVEZZI, Lucio
Giuseppe Gullino
Nacque a Bologna nel 1462 dal conte Lodovico di Gaspare del ramo della Ca' grande, che fu comandante al servizio di vari signori, e dalla nobile Teodosia, figlia di [...] di Cremona informava il Senato che il M. "fo preso da li nostri provisionati a una hostaria, vestito da frate" (Sanuto, III, col. all'azione quando mancavano i presupposti del successo; la qual cosa gli valse, in più di una occasione, l'accusa di ...
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BRANCACCIO, Marino
Roberto Zapperi
Appartenente a un'antica e nobile famiglia napoletana del sedile di Nido, nacque in data imprecisata nella prima metà del secolo XV da Francesco, detto il Fosco, signore [...] che è homo experto et de digne manere, né altri de nostra casa haveriamo possuto mandare più idoneo, né che più ne havesse ("ultimamente per mezo de messer Marino Brancacio non havimo obmissa cosa che sia stata possebile a pensare non che ad operare, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...