DAMIANO (D. di Priocca), Clemente
Marco Gosso
Nacque il 23 nov. 1749 a Torino, dodicesimo figlio di Giuseppe Maria Damiano Del Carretto, XI conte di Priocca, signore di Castellinaldo e Piobesi, marchese [...] ben sovente... gli esempi soli che possano allegarsi di cosa già da essa praticata".
La lunga durata del era ricambiato, e il "cui fanatico zelo gli fece dire più volte che la nostra Corte [di Torino] è la più fiera nemica dei diritti della S. Sede". ...
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GALLETTI, Giuseppe
Marco Bocci
, Giuseppe. Nacque a Bologna l'11 ag. 1798 da Pietro e Anna Benassi. Conseguita nel 1819 la laurea in legge nella città natale, cominciò a esercitarvi la professione di [...] aderito al governo monarchico costituzionale in virtù della necessità di porre "al di sopra d'ogni altra cosa la unione e l'indipendenza nostra", e aggiungeva brevi righe su un programma di massima: lotta contro lo "sfacelo del Fisco", leggi speciali ...
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GRADENIGO, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque nel sestiere veneziano di Cannaregio, nel 1458, secondogenito del cavaliere Domenico di Giacomo e di Lucrezia di Pantaleone da Veglia, esponente di antica famiglia [...] , il 1° ott. 1508 entrava nella zonta del Senato, la qual cosa gli facilitò la nomina all'avogaria (13 maggio 1509). Era la vigilia abrazoe, facendo segni di gran benevolentia verso la patria nostra"). In realtà, il pontefice era ostile a Venezia sia ...
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LAMPUGNANI, Giovanni Andrea
Francesca M. Vaglienti
Figlio terzogenito di Pietro, dottore in entrambi i diritti, e di Orsina Vistarini, nacque intorno al 1430 forse a Legnano, dove il padre abitava il [...] nel 1467. Impegnato più nella difesa del patrimonio familiare - cosa che gli procurò sempre forti opposizioni - che nell'ascesa fu subito tagliato a pezi e stracinato per li piedi per tutta la nostra cità da li puti. La qual cità ha facto e fa grande ...
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CORSI, Giovanni
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1472 da Bardo (del ramo di Domenico) e Francesca Tedaldi.
Non sembra probabile che, come ipotizza Iacopo Gaddi, il padre sia da identificare con quel [...] al papa l'ammonimento severo che l'imperatore gli aveva rivolto: "Ambasciatore, voi direte da parte nostra a Sua Santità che per cosa alcuna grande che Sua Santità facci contro di me io sarò sempre obbediente figliuolo alla sedia apostolica ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] civiltà (anche se esse attraversano analoghi cicli di sviluppo), e la nostra civiltà europea è sul punto di estinguersi. Essa si trova (come idealismo sia quelle ispirate dal materialismo storico. L’unica cosa che la storia ci mostra, egli diceva, è ...
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CAGGIO, Paolo
SSantangelo
Nacque a Palermo nel primo quarto del sec. XVI.
Della sua appartenenza a nobile famiglia dà testimonianza, in una lettera all'Aretino, Ottaviano Precone, vescovo di Monopoli, [...] alimento per satiar quell'anima sua nobilissima, che nei discorsi nostri accademici". L'accademia ebbe pochi anni di vita, fino essere esempio del culto di Dio. La tirannide, invece, è "cosa pessima, e fra tutti gli altri domini il più cattivo"; il ...
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DEI, Andrea
Paolo Bertolini
Non si possiedono, allo stato attuale delle nostre conoscenze, notizie sicure su questo personaggio, ritenuto autore di una cronaca trecentesca in volgare, che narra i fatti [...] cita nel suo Trattato della vera origine, e del processo e nome della nostra lingua (Venezia 1601, pp. a2 s.) come uno dei più antichi lessico ed i moduli espressivi usati nelle due cronache, cosa che li avrebbe portati ad accertare se esse sono ...
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CAPEI, Pietro
PP. Treves
Nacque di antica e doviziosa famiglia, da Giovanni e Francesca Alberti, il 29 ott. 1796, a Lucignano in Val di Chiana. Da Lucignano passò ragazzo al seminario di Arezzo per [...] della sua, tosto dimenticata, attività critica. Come fu breve e sterile cosa la sua attività "politica".
Benché la prolusione pisana preannunziasse l'impegno a "spendere la vita nostra in servigio e a decoro della carissima patria", dunque un impegno ...
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BRIGNOLE, Gian Carlo
Maristella Ciappina
Nacque a Genova il 26 nov. 1761 secondogenito di Giacomo Maria ultimo doge della Repubblica genovese e di Barbara Durazzo, figlia del doge Marcello. Nel 1796 [...] organismo puramente formale la deputazione. Per prima cosa introdusse il triste sistema dei biglietti regi, il padre di Mazzini, aveva organizzato una associazione, intitolata a Nostra Signora della Provvidenza, per l'assistenza e la cura a ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...