fantascienza
Alfredo Castelli
Le fantasticherie sulla scienza
Il termine fantascienza, coniato nella prima metà del Novecento, è usato per definire opere di vario genere (racconti e romanzi, film, fumetti) [...] chiamato oggi fantascienza sociologica, che risponde al quesito "cosa succederebbe se" una civiltà si evolvesse in una direzione fortuna non tutti gli abitanti degli altri mondi vogliono il nostro male: il film Ultimatum alla Terra (1951) propose per ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] opere, favorisse il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto p. 251; L. Tonelli, Il teatro italiano dalle origini ai giorni nostri, Milano 1924, pp. 33-35; M. Apollonio, Storia del teatro italiano ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] espressione da cose prossime e connesse con la quale possa intendersi la cosa, quella che non sia stata chiamata con un suo proprio vocabolo fissate dal continuo proferimento delle stesse nella nostra tradizione. L’effetto in casi del genere ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] queste parole, e altre di simil genere, vogliono rappresentare qualche cosa, forse una scuola, sicuramente un difetto. E voi fate a di mira di rendere il più possibile snella la nostra prosa accademica e classica"). Entro queste coordinate, pressoché ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] la cultura, nel senso più profondo del termine, del nostro paese» (De Mauro 1987: 164).
Pasolini ritornò sui cultura che è finita».
Bandini, Ferdinando (2003), Il “sogno di una cosa” chiamata poesia, in Pasolini, Pier Paolo, Tutte le poesie, a cura ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] di uno svolgimento logico e cronologico nella nostra tradizione letteraria. Su di esso per l memoria il Crescimbeni ne aveva quanto ne occorre a un compilatore, ma di quella cosa, che chiamiamo ingegno, ei non ne aveva il minimo che" (G. Baretti, ...
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BETTI, Salvatore
Mario Scotti
Nacque a Roma, dai marchigiani Teofilo e Maria Buzzetti, il 31 genn. 1792.
Era nipote del pesarese Cosimo Betti (Orciano, 28 marzo 1727 - ivi, 28 marzo 1814, magistrato [...] dell'uomo… Letterato e antiquario in Roma è perfettamente la stessa cosa".
Il B. pubblicò sul Giornale arcadico numerosi articoli e note , l'odio per gli stranieri, l'esaltazione della nostra tradizione sono motivi sinceri, che vantavano una già ricca ...
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PANZINI, Alfredo
Eleonora Cardinale
– Nacque a Senigallia il 31 dicembre 1863 da Emilio, medico condotto a Rimini, e da Filomena Santini. Ebbe un fratello, Ugo, mentre una sorella, Matilde, morì subito [...] nel 1912 morì la madre.
Panzini riprese la produzione novellistica con Che cosa è l’amore? (Milano 1912) e Donne, madonne e bimbi ( Da Plombières a Villafranca…, Milano 1909; La patria nostra. Storia romana, medievale e moderna, Milano 1910; ...
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DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] attuale della documentazione archivistica edita, di che cosa il poeta fosse accusato, anche se appare A. Arullani, Echi di poeti d'Italia in rime e rimatori sardi dal '500 ai dì nostri, in Arch. stor. sardo, VI (1910), pp. 315-19; F. Loddo Canepa, ...
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classicismo
Emanuele Lelli
Bettina Mirabile
Imitare gli antichi alla ricerca della perfezione
I 'classicisti' di ogni tempo (artisti, letterati, musicisti) hanno posto alla base della loro produzione [...] la bellezza formale un esempio di perfezione morale
Che cosa è 'classico'?
L'idea fondamentale comune alle diverse fra Settecento e Ottocento (Mozart e Beethoven). Tuttavia, nella nostra cultura, in particolare per quanto riguarda l'arte e la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...