BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] in anticipo. Per il B., quindi, così immerso nella "cosa letteraria", l'esperienza della guerra si risolse, più forse che Maestro Pastoso,Roma 1914 (n. ediz. Pastoso,Milano 1947); Nostro purgatorio, Milano 1918 (rist., con aggiunte, in Il libro dei ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] C. che gli precluse, forse più di ogni altra cosa, una fama futura proporzionata al successo ottenuto fra i contemporanei grandezza, e densità de' corpi, come si osserva in questa nostra atmosfera, in cui i corpi gravi trovano la resistenza dell'aria ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] anzi aggressivo, torturante e beatificante per la Poesia, e in genere, per ogni cosa bella" (cit. in S. Carloni, p. 249). La prima delle opere ci è dato guardarli negli occhi dall'altezza stessa dei nostri occhi" (Personalità di Goethe, pp. 46, 62). ...
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Carlo Maria Ossola
I tre pilastri dell’Europa
Nel 2015 si sono celebrati i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, nel 2016 ricorrono – lo stesso giorno, il 23 aprile – i 400 anni della morte di Shakespeare [...] core», «Siena mi fe’, disfecemi Maremma», «trattando l’ombre come cosa salda», «L’aiuola che ci fa tanto feroci», «A l’ e di chi vince; di chi sale e di chi scende; noi faremo nostro compito il mistero delle cose, come fossimo spie di Dio”». «And take ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] all'opinioni di qualche celebre autore, sì che la mente nostra, quando non si maritasse col discorso d'un altro, ne libri ne' quali la meno importante cosa è quello che vi è scritto sia vero. Sig. Sarsi, la cosa non istà così. La filosofia è scritta ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] derivati da semplice onomatopea, cioè dall’evocazione della cosa attraverso il suono della parola (per es., il pp. 415-429.
Speranza, Lucia (2007-2008), Sulla lingua del Cesarotti ossianico, «Lingua nostra» 68, pp. 9-20, 73-81; 69, pp. 38-50, 86-93 ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] nessuno sforzo è durevole fuori di una tradizione, perché nessuna cosa dura se armonicamente non si contempera con tutte le altre di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] novecentesca per la sua capacità di «maneggia[re] la cosa letteraria e adotta[re] la tecnica pubblicistica dei letterati» linguistica agli inizi del Novecento: Croce e De Amicis, «Lingua nostra» 28, pp. 68-74.
Vossler, Karl (1942), Dialettica e ...
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Luna
Lara Albanese
Il fascino del cambiamento
La Luna, il nostro unico satellite naturale, ha da sempre affascinato gli abitanti della Terra diventando la protagonista di tanti miti e leggende, oltre [...] è segnata dai crateri e dagli avvallamenti prodotti dall’impatto con i meteoriti, cosa che non osserviamo sulla Terra, nonostante la Luna sia molto vicina al nostro pianeta. Come sappiamo, la Terra è circondata da un’atmosfera, assente invece sulla ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 133-447) rivelano solo "la ignoranza sua e nostra degli studi filosofici" (M. Minghetti). Tutto resta equivoco verbale e se i due termini, classico e romantico, non indichino la stessa cosa; se fra i "Pazzi" (i romantici) e i "Pedanti" (i ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...