Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] perfetta col secolo decimonono. E qui sta, a parer nostro, il maggior limite del Poerio, che non offusca tuttavia un io per avventura ero nato a qualche cosa, ero nato al pittore; e per questo se qualche cosa ci è di non cattivissimo nella roba ...
Leggi Tutto
Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] Imperatori e cinquecento sette; / una corona, una fede, il mondo ai nostri piedi. / […] Guardate il regno che il vostro Signore ha voluto! e passò tutto il tempo a cercare di capire su cosa verteva la disputa […]; tra scene di incredibile violenza, ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] più doloranti dell’esistenza: siano d’una prostituta («c’è sempre un momento nella nostra vita che rimane soltanto lui a difenderci») o d’una vedova («non dovete toglierci questa sola cosa che abbiamo, ma che per noi è tutto»); d’un uomo cacciato da ...
Leggi Tutto
Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] moderna. La stilistica si è sviluppata su larga scala nel nostro secolo. Si può avere un'analisi sistematica di una singola T. S. Eliot vide che forma e contenuto sono una sola cosa", anche se, come egli dice nel suo consueto stile paradossale è ...
Leggi Tutto
Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] della risorta Pompei.
Roma, dunque, già è il simbolo d'un qualche cosa di cui non si ha più oltre bisogno, di cui tanto più si indipendentemente ai dì nostri da un illustre tedesco), è il simbolo e l'espressione d'un qualche cosa che muore. Ma ...
Leggi Tutto
Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] inglese, specialmente colta, sia tra le cose più sapide della nostra letteratura, ciò non toglie che, in quella disposizione di adunata a gran braccia, bisogna indovinare a che cosa pensa, e che cosa tenta di dire in quel suo linguaggio roccioso, ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] le hanno certo verificate», ma soprattutto perché, quand’anche «fossero vere, non avrebbero nulla a che fare con la nostra felicità». E dunque, a cosa serve, si domanda,
conoscere la natura delle belve e degli uccelli e dei pesci e dei serpenti, e ...
Leggi Tutto
L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] della Pietà di Dio il buon esito di ogni cosa per cui aveva pregato: atti di valore, vittorie, pp. 179-181.
17 A differenza della resa che ne abbiamo fatto nella nostra monografia, che si discostava in non pochi punti dall’originale greco in nome ...
Leggi Tutto
Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] già fu per il passato, io sarei ito a Roma e messomi a' piè di nostro Signore ... E però che non è più quello buono tempo, né quelli uomini santi campione del buon senso e il suo turbamento è cosa passeggera c serve solo a dar rilievo all'apologo ...
Leggi Tutto
Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] sessanta sono al di qua e al di là del confine il fiore del nostro illuminismo: il «Giornale d'Italia" ed il «Corrier letterario» di Griselini si era atteso il Settecento per accorgersene, ché era cosa sospettata o risaputa da molto tempo. Ciò che ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...