CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] si maravigliò, e prese ardimento di comporre alcuna cosa a sua somiglianza, e quei componimenti mandò a Firenze era il suo volto scolpito, ed un quadretto dentrovi l'immagine di Nostro Signore miniata; poi sotto l'Anno Santo egli gli scrisse un Breve ...
Leggi Tutto
COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] niente a loro avvantaggiato". Non a caso il C. - cosa del tutto insolita - non presenzia in pompa magna alla tradizionale Ma alla lunga "il giuoco e le feste… perpetue in casa nostra" (così Maria) non bastano ad occultare il logorio della coppia; ...
Leggi Tutto
CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] riguardava i vescovati e i monasteri, la qual cosa nella prassi curiale quotidiana avveniva in realtà molto suo poema piuttosto ampio sulle sette gioie della Madonna - Los VII gautz de Nostra Dona - che egli compose quando era vescovo di Le Puy.
C. IV ...
Leggi Tutto
LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] ch'ella andava a vedere mostrare la Cintola di Nostra Donna". Partendo dal racconto vasariano, le ricerche dar luce alle grottesche, che somiglino all'antico […]. Maravigliosa cosa era vedere gli strani capricci che nascevano nel suo fare" ...
Leggi Tutto
CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] per gli anni trascorsi a Ferrara sono poche le notizie in nostro possesso, ma tutte suggeriscono l'immagine di una esistenza finalmente serena raccoglie due capitoli nei quali si discute Se buona cosa è a maritarsi o no, riflesso forse della decisione ...
Leggi Tutto
FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] Stampa del 18 giugno 1910, aveva affermato di non capire cosa fosse il nazionalismo, il F. definì il nuovo movimento politico perché affermiamo risolutamente l'antitesi del nostro pensiero e dei nostri propositi in confronto di coloro che siedono ...
Leggi Tutto
DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] macinare, e così restiamo in secco senza far cosa alcuna di buono". Su ricorrenti basi polemiche, soprattutto F. Chiappelli, Sull'espressività della lingua dei "Marmi" del D., in Lingua nostra, VII (1946), pp. 33-38, e Un poema inedito e sconosciuto ...
Leggi Tutto
LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] Tari lo presentava come "un valoroso giovane, cultore e speranza della nostra filosofia" (Carteggio, I, p. 3).
Nell'autunno 1861 la storico" (a Croce, 8 genn. 1900). In Germania la cosa era seria, perché lì c'era stata una vera compenetrazione tra ...
Leggi Tutto
CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] qui fecit fieri totum opus mosaycum de beata Virgine in tribuna nostra". Èfuori di dubbio la paternità del C., accertata dal De Rossi grande è operazione rischiosa, e se il bellissimo frammento è cosa da dar da pensare, è pur vero che la suggestione ...
Leggi Tutto
BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] nuove ideologie nazionalistiche e attivistiche non è cosa diversa dall'invocare una letteratura liberata dagli 15 marzo 1937, pp. 129-43;E. F. Palmieri, in Teatro italiano del nostro tempo, Bologna 1939, pp. 111-113;A. Gargiulo, M. B., in Letteratura ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...