GERI d'Arezzo
Simona Foà
Nacque ad Arezzo intorno al 1270 da Federigo, probabilmente di professione notaio. Non si sa con precisione dove abbia compiuto gli studi giuridici (forse proprio nello Studio [...] questi due nomi guelfo, e ghibellino. In effetto disse che la nostra età era più degna di riprensione, che quella de' pagani, s'eglino adoravano gl'idoli, eglino vedeano, e sentiano alcuna cosa che gli potea movere a così fare, perocché vedeano le ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] Critica della ragion pratica deve pure essere «dovere di qualche cosa», e attribuisce all’idea del Bene questa assoluta necessità di pubblicò un breve scritto (A proposito della guerra nostra) sulla guerra di Libia. Con ardente nazionalismo, incitava ...
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DE FERRARI, Serafino Amedeo
Danilo Prefumo
Nacque a Genova nel 1824 da Francesco e da Angela Torricelli Bortoletti. Studiò inizialmente musica nella città natale, sotto la guida di G. Serra, [M. ?] [...] scuola antica anziché sugli autori del giorno, per la qual cosa il De Ferrari avrebbe già dato bella prova di musicale entrasse un po' in quell'amore che fa parer belle le cose nostre; gli omaggi resi al maestro De Ferrari non furono figli di alcun ...
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MARABINI, Ezio
Stefano Miccolis
Nacque a Forlì il 29 maggio 1861, da Antenore e Benilde Regnoli, in una famiglia agiata (una annotazione anagrafica del Comune di Roma, risalente al dicembre 1887, quando [...] italiana di sociologia), il cui "sunto" avrebbe pubblicato (cosa che non avvenne) nel numero successivo.
Si era nel noie" e "fastidi non lievi": "Da due numeri la nostra pubblicazione viene sequestrata arbitrariamente". Dovendosi far fronte a "una ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] 1765 stampò a Livorno un Saggio sopra la questione se la nostra lingua sia suscettibile o no di stile filosofico, con il quale francese, italiano, gotico, latino, e greco, che ha qualche cosa di tutte queste lingue, e che non è proprio di alcuna"); ...
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FAGNONI, Michelangelo
Carlo Fantappiè
Nacque il 28 maggio 1740 da Romano e Maria Domenica Paccagnini a Orsigna, castello della montagna pistoiese. Ricevuti i primi rudimenti della grammatica dal parroco [...] fronte a una grande parte delle riforme stesse, col far vedere, che cosa sono le riforme, che cosa sono i riformatori"; "di mostrare quanto sia falsa, e mal fondata la nostra pretesa animosità contro il vescovo"; "Finalmente quanto sia nova ed atroce ...
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CONTARINI, Alvise
Angelo Baiocchi
Dei Contarini da SS. Apostoli, nacque a Venezia intorno al 1477.
Per la esatta identificazione del C. e dei suoi dati biografici è necessario orientarsi in alcuni dati [...] Alvise Moro, che aveva sposato nel 1506, "et altri per nostra compagnia"; passa poi a narrare il pellegrinaggio vero e proprio: situazione di quella zona era "mal in ordine di ogni cosa". Di lì iniziò ad inviare una corrispondenza vivacissima e ricca ...
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CARABELLESE, Francesco
Biagio Ferrante
Nacque a Molfetta il 13 maggio 1873 da Antonio, proprietario agricolo, e da Chiara Panunzio. Frequentò a Firenze l'istituto di studi superiori, laureandosi nel [...] una sistemazione preliminare della tormentata materia: la qual cosa corrispondeva del resto al desiderio del C. e . 49-52; S. La Sorsa, F. C. nel cinquant. della morte, in La nostra Molfetta, novembre 1959, pp. 1 s.; Peucezio [M. Viterbo], F. C. e la ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 15 maggio 1459 da Sante, signore della città, e da Ginevra Sforza. Aveva appena tre anni quando il padre lo mandò "a Fiorenza a farlo nutrire [...] chi verrà dopo noi... perché cognoscendo la mala sorte nostra de questi tempi, non ce imputino che siamo stati a questa ultima ruina quel pocho che ci resta concorra como a cosa desiderata: e certamente per quanto porta l'umano judicio, non si ...
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GIOVANNI da Traetto
Fulvio Delle Donne
Scarse e desultorie sono le notizie sulla sua vita. In base alla cronologia relativa alle tappe della sua carriera amministrativa ed ecclesiastica possiamo forse [...] alto grado di stima e di affetto di cui era fatto oggetto. Cosa che, del resto, è ravvisabile nell'importante incarico che gli venne affidato et in anima nostra a Renaldo duce Spoleti dilecto familiari et Iohanne de Traiecto curie nostre notario" (Mon ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...