BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] quel che vale: "...quas ego posui in libello nostro, ubi posui omnia et singula vocabula et verba greca per una ragione che apparirà fra breve. E s'intende come questa sia tutt'altra cosa dal credere, o no, che il ms. fosse "preparato per la stampa", ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] stirpe... Un dì ch'io abbi tempo, v'aviserò dell'origine nostra, e donde venimo e quando a Firenze, che forse nol sapete voi che e' denari", "della roba non facciate stima, perché è cosa fallace"), con l'umiltà che riferisce a Dio ogni bene anche ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] 'Orontea di G. A. Cicognini, "messa in musica dal nostro padre Cesti", ottimamente riuscita (al solito, il libretto non nomina che del Carissimi il C. fosse stato allievo in Roma: cosa certamente assai inverosimile. D'altra parte, sulla base della ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] di cimeli antichi, specialmente di oreficeria, per rimpiazzare nella nostra Roma quelli che il papa nel 1860 aveva venduto alla copie (ill. in Montani, 1928, p. 221). La cosa appare piuttosto sorprendente qualora si pensi da una parte all'enorme ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] cavaliere di Malta, non volendo che "cose tanto antiche della nostra casa dovessero cadere in altre mani, che in quelle del Re ciò si fusse l'animo di lui è troppo difficile cosa l'investigare".
Anche negli ambienti pontifici gli umori non erano ...
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DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] la giurisditione et privilegio di elleggerselo a modo suo è cosa accerbissima et che non può esser sentita... non solo dalla V. S. che il voler transitare si può dire per queste nostre lagune e con simili robbe proibite, senza quel riguardo che si ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] e Pirandello, Bologna 1995; S. Timpanaro, Nuovi studi sul nostro Ottocento, Pisa 1995; L. Blasucci, I tempi dei " pensiero di L., prefaz. di E.M. Cioran, Milano 1997; E. Severino, Cosa arcana e stupenda. L'Occidente e L., Milano 1997; M. Manotta, L.: ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] e più, al cambiamento intimo - dell'autore, è cosa che senz'altro dovremmo supporre. Né si deve dimenticare alle disposizioni di Benedetto.
Ma quello che mette conto di considerare, nel nostro caso, è il fatto che B. nell'Opus Dei conferisce al canto ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] cinquanta uomini con una pensione di 12.000 franchi. Una ben misera cosa rispetto a quanto s'attendeva, persino irrisoria. E non a caso il 18, in Senato - di "ottenere" dalla "Signoria nostra" la grazia dei "duo suo servitori che se attrovano qui". ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] B. alla croce. Chi crede nel Vangelo per ciò stesso diventa una cosa sola con il Cristo crocefisso e muore con lui e in lui al vita eterna in quanto Dio le accetta, non "quatenus nostra", ma in quanto provengono dallo Spirito Santo "nos adiuvante ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...