CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] la sua candidatura all'ambitissimo incarico, convinto che la cosa sarebbe stata "di gusto di tutta la città". partire almeno dal 1639 secondo il Culley, ma i documenti a nostra disposizione recano sue notizie dal quarto venerdì di quaresima del 1650 ...
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BRIN, Benedetto
AA. Capone-*
Nacque a Torino il 17 maggio 1833 da Giovanni, capo macchinista nel Teatro Regio, morto prima della nascita del figlio, e da Vittoria Binda. Iscrittosi ai corsi di ingegneria [...] titolo La questione delle navi (Torino 1881) e il B. La nostra marina milit. (ibid. 1881).
Nel suo volume il B., riferendosi Questo sistema era contrario al buon senso; bisognava prima stabilire cosa si vuole ottenere, e poi fare una nave in grado di ...
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AMALDI, Edoardo
Giovanni Paoloni
Nacque a Carpaneto Piacentino il 5 settembre 1908 da Ugo, docente universitario, e da Luisa Basini.
La formazione
A causa degli spostamenti di sede dovuti alla carriera [...] funzione ad ogni costo era divenuto per tutti un simbolo della nostra volontà di continuità culturale e scientifica» (Gli anni della fisica romano e non ebbe difficoltà a immaginare di cosa si trattasse, prima ancora che Fermi gliene accennasse ...
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CONTARINI, Salvatore
Vincenzo Clemente
Nato a Palermo il 6 agosto del 1867 da Giuseppe e da Chiara Ras, vi si laureò in legge il 10 luglio 1889, ed entrò come volontario al ministero degli Esteri in [...] e creò una situazione tale da rendere inevitabile, per parte nostra, l'occupazione di Tripoli, della Cirenaica e del Dodecanneso". classica, che operava secondo il criterio di negoziare ogni cosa a sé e per sé; era l'insegnamento nuovo scaturito ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] questa data, ricorse spesso a formule come "auctoritate paterna et nostra" e simili.
Inizialmente, dal punto di vista territoriale, il regno il bambino non era ancora stato eletto re. L'unica cosa che C. IV aveva potuto ottenere prima della morte era ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] da Alberto Carocci, iniziò a pubblicarla a puntate col titolo Nostro D'Annunzio e lo pseudonimo G. Orengo (interrotta la puniva i reati fascisti, dichiarò di aver "subito, per prima cosa, cassato i nomi di otto ebrei" dalla lista iniziale degli ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] poetica fra Giovanni del Virgilio e Dante è qualche cosa che non ha precedenti nella tradizione letteraria. Essa , ibid., pp. 325-36; A.E. Quaglio, Parole del Boccaccio, in Lingua nostra, XXV (1964), pp. 69ss.; P. G. Ricci, in G. Boccaccio, Opere ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] di una vita che non è mai nostra. Ma, insieme, la malattia resta – nella nostra vita morta – l’unica possibilità di firme di tutta la Sinistra indipendente ma non divenne mai legge, cosa che del resto non si voleva affatto. Riuscì però a conseguire ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] fin da bambina. Si disse sempre convinta che la guerra fosse una cosa orribile e spesso inutile («La guerra non serve a nulla, non quello che lei considerava un tabù incomprensibile nella nostra cultura: «Io non capisco questo pudore, questa ...
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CIAN, Vittorio
Piero Treves
Nato a San Donà di Piave (Venezia), da Alberto e da Maria Plenario, il 19 dicembre 1862, studiò a Venezia nel convitto nazionale "Marco Foscarini", ove ebbe tra gli insegnanti [...] studi bembiani, come non mancò di avvertire, allievo del C. e nostro bembista principe, C. Dionisotti (in Diz. biogr. degli Ital., spesso, e dirottamente, leggendolo: ti basti questo, se vuoi sapere che cosa ne penso" (cfr. V. Cian, in Convivium, n. s ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...