colpa
Simona Argentieri
Ciò che si prova disubbidendo a una regola morale, giuridica o religiosa
La colpa è il risultato di una cattiva azione: l'aver fatto qualcosa di male (oppure non aver fatto qualcosa [...] mano che cresciamo, queste norme di comportamento divengono qualcosa di nostro, di interiore; non ci limitiamo più a fare o non di noi stessi, un vago malessere che non sappiamo a cosa attribuire.
Per esempio, quando nasce un fratellino, molti bambini ...
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GAETANI DELL'AQUILA D'ARAGONA, Niccolò
Lucinda Spera
Nacque all'Aquila nel 1644 da Antonio, conte d'Alife e duca di Laurenzana, e Cecilia Acquaviva dei duchi d'Atri. Fu dunque membro di un ramo dell'antichissima [...] ". Voci parlanti del secondo componimento, l'egloga "Or che la nostra greggia/ riposta abbiamo in più sicuro loco", sono Elviro, Menalca 'amore, il quale "pietoso Nume […] d'ogni creata cosa è 'l Fabbro industre". Nelle parole di Elviro non mancano ...
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Magritte, Rene
Michela Santoro
Dipingere l’assurdo della realtà quotidiana
L’artista belga René Magritte è uno dei pittori del Novecento che meglio ha saputo raccontare con le immagini lo spaesamento [...] e della percezione. Che cosa è la realtà? Che cosa siamo davvero in grado di vedere? E chi o che cosa è in grado di cose ignorate che pervengono alla luce mi fanno credere che la nostra felicità dipenda anch’essa da un enigma associato all’uomo ...
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ACCARISI (Accarigi, Acharisio, Accarisio), Alberto
Alberto Asor Rosa
Nativo di Cento, visse nella prima metà del sec. XVI. Dottore in legge, fu uno dei primi studiosi del lessico e della grammatica [...] altri scrittori (Venetia 1562),non sono invece cosa diversa dalla Grammatica et Orthographia già pubblicate 542; L. Morandi, I primi vocabolari e le prime grammatiche della nostra lingua,in Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci e la prima grammatica ...
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BALDOLI, Silvestro (Silvester Aidolus o Baldolus; Silvestro Badoli)
Riccardo Capasso
Nato a Foligno da Giovanni Battista verso la metà del sec. XV, fu essenzialmente giureconsulto, anche se ricoprì delle [...] tradotto l'opera del Machiavelli in latino, ma la cosa appare impossibile, per motivi cronologici. La sua attività di in una lettera commendatizia (1474) lo giudicava "litteratura ... nostra plus quam mediocris", anche se il Faloci-Pulignani (p. 608 ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...