FEDERIGHI, Giovanni Francesco
Orsola Gori Pasta
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1716 (battezzato il 1ºmarzo) da Mattias di Giovanni e da Maria di Luigi Bernardino Albizzi.
Appartenne ad una nobile famiglia [...] del grande affitto o della vendita delle terre granducali, cosa che di fatto si verificò negli anni Settanta con nato doppo la riforma delle vecchie filosofie, ma perché la nobiltà nostra non ha studiato, né studia, non fece molti allievi, tanto ...
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PIETRO da Montagnana
Eleonora Gamba
PIETRO da Montagnana (Pietro Floriani da Montagnana, Petrus de Florianis de Montagnana). – Nacque da Francesco, un esattore delle imposte originario del borgo padovano [...] più redditizia parrocchia dei Ss. Fermo e Rustico, cosa che gli valse l’ingresso nella fratalea cappellanorum, l F. Bognini, Pisa 2012, pp. 367-378; M. Melchiorre, «Ecclesia nostra». La cattedrale di Padova, il suo capitolo e i suoi canonici nel primo ...
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ELIANO, Giovanni Battista
Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Roma nel 1530 da Ḥanah, figlia del celebre grammatico e lessicografo Elia Levita, e da Yitzchaq ben Yeḥiel Boemo e, proprio in onore del nonno [...] romana tanto che l'E. stesso annotava laconicamente: "Ma non riuscì cosa alguna, il tutto fu scritto a Roma, d'onde venn'ordine christiana nella quale si contengono li principali misteri della nostra fede rappresentati con figure per istrutione de gl' ...
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FOSCARI, Piero
Cesco Chinello
Nacque a Venezia il 25 ag. 1865 da Annibale, discendente dalla casata patrizia, in decadenza dopo la fine della Repubblica, e da Teresa Lozzi. A dodici anni iniziò a frequentare [...] tradizione, perché mettere insieme laguna e terraferma "è un cosa contro natura" - il F. ribatté che "dovunque è della nostra storia. Se mancassimo alla imperiosa necessità di seguirlo, tradiremmo la memoria dei nostri martiri e dei nostri morti ...
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CHITI, Girolamo Michelangiolo
Alberto Iesuè
Figlio di Giovanni Battista e di Virginia Moroni, nacque a Siena il 19 genn. 1679, Frequentò le scuole nella città natale, dove compì anche gli studi di teologia [...] e direzione di un tanto insigne professore, per la qual cosa ora non mi faccio più gran caso se Ella è lettere indirizzate a padre Martini il C. parla della "povera malandata nostra congregazione" e comunica, il 12 ag. 1747, di aver dovuto esaminare ...
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DELLI MONTI (De Montibus), Francesco
Pietro Messina
Primogenito di Nicola Antonio, gentiluomo capuano regio funzionario e magistrato, e di Giacoma Monforte, nacque probabilmente nella prima metà del [...] , "volirno che vui non habbiate lassare de operare cosa alcuna la quale sia necessaria per vui reportare votiva forma delli capituli, che nui havimo mandati per lo ambassatore nostro al Serenissimo Gran Maestro di Rhodi, ... quali capituli vui ...
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BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] Dio, debba poi cambiar natura e diventar presso gli uomini lodevol cosa".
Continuati gli studi di diritto, il B. si laureò a beve bene, si passeggia, si cavalca, si giuoca. Eccovi la nostra vita campestre. Il villaggio a me mi piace, ed ha degli ...
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BARBARIGO, Gregorio
Boris Ulianich
Nacque a Venezia il 27 marzo 1579 (M. Barbaro, in Arbori de' patritii veneti, I, p. 173, in Arch. di Stato di Venezia, riporta la data del 27 maggio; ma cfr. nello [...] nostra lega con Sig.ri Grisoni, come cosa giovevole alli commun commodi delli nostri governi liberi, a quali niuna cosa di "trattar l'unione o l'alianza fra le loro, et la nostra Republica" (Deliberazioni [Secreta] 1614 - Senato I-R,104, cc. 10 ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] essere cercata semplicemente nell'immaginazione degli uomini: "la nostra sola fantasia è l'unica ragione di tutte le se negava l'esistenza dei diavoli, incubi e succubi come "cosa assurda scandalosa", ammetteva poi la potenza del demonio, anche ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] di pagine l’autore si propone di mostrare «che cosa sia metafora, di quante sorti siano le metafore, et dall’allegoria e dall’enimma»; quindi «come la metafora nella nostra favella, o ragionare, possa adoperarsi»; infine «le autorità di quelli ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...