CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] teatro classico ("...confessa Terenzio / non si poter dire cosa, la qual dettasi / non sia dell'altre fiate a Firenze, apparve la Dichiarazione di motti, proverbi, detti e parole della nostra lingua fatta da G. M. Cecchi a un forestiere che ne mandò ...
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LAMPREDI, Giovanni Maria
Fabrizio Vannini
Nacque il 6 apr. 1731 a Rovezzano (Firenze), da Gaetano di Cosimo, "fornaio di fuori la porta a S. Friano" (Firenze, Biblioteca nazionale, Mss., Nuovi Acquisti, [...] lettera a G. Perini del 7 marzo 1758 aveva sospirato: "freme la povera nostra natura che ci ha costituiti nella indipendenza, e bisogna essere ben stupidi per non conoscere cosa vuol dire avere un padrone" (testo in Timpanaro Morelli, 1978, pp. 176 s ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] sorprendente, delle nostre immagini mitiche, del loro incontro, della loro fragilità e della nostra, misteriosamente mischiate questo film lo aveva girato molte volte: "In fin dei conti che cosa sono i miei film ‒ diceva ‒ se non delle discese all' ...
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CISTERNA, Emanuele Dal Pozzo principe della
Vladimiro Sperber
Primogenito del principe Alfonso e di Anna Teresa Teodora del conte Carlo Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, nacque a Torino il 7 genn. 1789. [...] quella di "essere nato in questa città e nella nostra nobilissima ma sporchissima casta", pose ogni cura nel tentativo ancora vanno calcolati in una faccenda così importante. Quando la cosa sarà matura essa si manifesterà", scriveva al Priero, e non ...
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DAMIANO (D. di Priocca), Clemente
Marco Gosso
Nacque il 23 nov. 1749 a Torino, dodicesimo figlio di Giuseppe Maria Damiano Del Carretto, XI conte di Priocca, signore di Castellinaldo e Piobesi, marchese [...] ben sovente... gli esempi soli che possano allegarsi di cosa già da essa praticata".
La lunga durata del era ricambiato, e il "cui fanatico zelo gli fece dire più volte che la nostra Corte [di Torino] è la più fiera nemica dei diritti della S. Sede". ...
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DE LIGNAMINE (Del Legname, La Legname, o Legname), Giovanni Filippo
Carmelo Alaimo
Nacque intorno al 1428 a Messina da nobile famiglia. La data di nascita è desumibile dalla dedica dell'Herbarium di [...] debitoribus exigere et creditoribus satisfacere et res quas in alma urbe nostra venales venundare possis ..." (Breve di salvacondotto..., in Capialbi, al soglio pontificio. Il D. sapeva di fare cosa gradita al pontefice tanto da dire che "dum ...
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GALLETTI, Giuseppe
Marco Bocci
, Giuseppe. Nacque a Bologna l'11 ag. 1798 da Pietro e Anna Benassi. Conseguita nel 1819 la laurea in legge nella città natale, cominciò a esercitarvi la professione di [...] aderito al governo monarchico costituzionale in virtù della necessità di porre "al di sopra d'ogni altra cosa la unione e l'indipendenza nostra", e aggiungeva brevi righe su un programma di massima: lotta contro lo "sfacelo del Fisco", leggi speciali ...
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GRADENIGO, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque nel sestiere veneziano di Cannaregio, nel 1458, secondogenito del cavaliere Domenico di Giacomo e di Lucrezia di Pantaleone da Veglia, esponente di antica famiglia [...] , il 1° ott. 1508 entrava nella zonta del Senato, la qual cosa gli facilitò la nomina all'avogaria (13 maggio 1509). Era la vigilia abrazoe, facendo segni di gran benevolentia verso la patria nostra"). In realtà, il pontefice era ostile a Venezia sia ...
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CELSI, Mino Gregorio Romolo
Peter G. Bietenholz
Figlio di Giovanni di Mino e di Vittoria di Francesco Tancredi, fu battezzato il 22 sett. 1514 a Siena.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà senese [...] acquistasse le nuove convinzioni religiose, in che cosa consistessero precisamente e con quali amici le condividesse provata e concorda difficilmente sul piano cronologico con i fatti a nostra conoscenza. Il C. sicuramente non è l'autore dei cinque ...
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PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco
Renato Pasta
PAGNINI del Ventura, Giovan Francesco. – Figlio di Paolo e di Costanza di Giuseppe Canigiani, nacque a Volterra, primo di tre fratelli, il 22 giugno [...] permessero il genere di due lingue tanto diverse, la povertà della nostra nei termini e frasi di commercio, di navigazione e di zecca». idea di un catasto geometrico-particellare di tipo lombardo, cosa che talvolta lo oppose a Tavanti. Pagnini fu per ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...