FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] granduca di Toscana, poiché meglio per questi paesi e per la casa nostra e per voi medesimo non si è potuto trovare"; e sia con che F., "suo unico e diletto figliulo", era "la più cara cosa ch'egli habbia in questo mondo".
Il 2 luglio F. fu sepolto ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] , appunto, civile. E il Senato - anche se la cosa non risulta aver esito - accoglie il suggerimento del D., dando "falsi dogmi", che giudica i rinnegati "scellerati disertori della nostra santa religione", il 30 luglio 1729, gli inquisitori di ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] , nel Ragionamento sopra la difficultà di mettere in regole la nostra lingua (edito in P.F. Giambullari, Della lingua che tra opinione del mondo e giudizio di Dio "cui ogni cosa è palese": nella sicurezza che il verdetto finale appartiene soltanto ...
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CICALA, Visconte
Gino Benzoni
Nacque a Genova nel 1504, primogenito di Carlo, forse. a sua volta, figlio di quel "Vesconte Cigala", anch'egli "domini Caroli", presente, in qualità di testimone, alla [...] avevano ingiunto di restituire, all'inizio del 1559, "essa nostra nave con le robbe dei giudei", iI capitano Usodimare replica d formento in quel porto ... et che si diceva per cosa certa che il capitano Visconte..., ... fatti scaricare detti ...
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BECCADELLI, Ludovico
Giuseppe Alberigo
Nacque a Bologna il 29 genn. 1501 in una antica famiglia cittadina da Pomponio e da Prudenza Mammellini, e come primogenito fu avviato allo studio delle leggi, [...] fine il fedele Giganti, il quale poté poi in tutta semplicità scriverne la vita, "sendo veramente cosa degna di grande ammiratione, che un uomo della nostra età habbia finito il corso di molti anni non sostentato dal favore della fortuna, et degli ...
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BUONAIUTI, Baldassarre, detto Marchionne (Marchionne di Coppo Stefani)
SSestan
Cronista fiorentino, nacque a Firenze nei primi mesi del 1336, figlio di Coppo Stefani de' Buonaiuti e della sua seconda [...] origine è giunta alla "nobiltà e grandezza della nostra città a' nostri presenti tempi" (G. Villani, I, 1); fare novità nella terra dell'altro; e se lo fa, non pare degna cosa avere allegrezza di male che persona riceva, se non è nimico" (rubr. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] punti di riferimento che lo guidino nella tempestosa vicenda dei nostri tempi soprattutto nella sua coscienza di essere che vive nella a profonde meditazioni sulla ‘filosofia della storia’: cosa che Morghen compie con grande consapevolezza, non ...
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FOSCARINI, Giacomo (Jacopo)
Roberto Zago
Primogenito di Alvise di Andrea del ramo di S. Fosca, e di Marietta Donà, nacque a Venezia il 5 apr. 1523, probabilmente a S. Sofia, ove la famiglia dimorava.
Il [...] raggion di ser Giacomo Foscarini et Jacomo Ragazzoni che mi parve cosa segnalata il caricar navi di mille botti di tal mercantia". Anche ci facci veder tal Magistrato sopra a nostri sudditi et al governo d'alcune nostre Provincie" (cc. 48 s.). Il F ...
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BOSSI (Bossi-Urbani)
Silvana Simonetti
Celebre famiglia di organari italiani di origine svizzera. Il capostipite Antonio, nato a Mendrisio (Canton Ticino) presumibilmente nel primo quarto del sec. XVI, [...] . Quando, nel marzo 1892, Carlo collocò nella chiesa di Nostra Signora del Carmine a Torino l'organo a tre tastiere, sulla intonazione per l'organo italiano.
Nel considerare che cosa rappresenti effettivamente la figura di Carlo Vegezzi B. in ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] quel periodo non è che io proprio cercassi qualche cosa di particolare, ma evidentemente avevo un ribollimento interiore che Casella e la Danco, l’Ottetto di Stravinskij. La nostra ambizione arrivava ad un’esecuzione del Pierrot lunaire di Schönberg, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...