Vedi CAUCASO, Culture del dell'anno: 1959 - 1994
CAUCASO, Culture del
S. Ferri
K. V. Trever
La regione del C., in stretto senso geografico prevalentemente occupata dall'imponente sistema montuoso che [...] altro, di concorde convergenza degli studiosi.
La nostra comprensione odierna del C. è pertanto provvisoria Ebert, Brandenstein) e quella contraria da S a N (Childe). Ma una cosa è certa: che nell'epoca suddetta, e probabilmente per molti secoli, si è ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] umane che sporgono dal pomo del manico - che richiama, a nostro avviso, la tecnica ed il gusto dei metallurgisti dell'Urartu. c dei monti (dei cavalieri nomadi cioè - legati per la qual cosa al genere di vita da loro condotto -: morsi, finimenti e ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] concetto è evidente nel termine medievale di advocata nostra che accompagna le immagini della Madonna orante ). L'apparizione dell'o. nella pittura monumentale non era del resto cosa nuova (cupola del San Giorgio di Salonicco, mausoleo di Teodosio I; ...
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Vedi ZIQQURAT dell'anno: 1966 - 1973
ZIQQURAT (v. vol. vii, p. 1270)
R. Ghirshman
La ziqqurar di Choga Zanbil. Le ricerche archeologiche che si susseguono da più di un secolo nella valle dei due fiumi, [...] alla frana che taglia la faccia SE della z., la nostra ricostruzione può difficilmente essere messa in dubbio.
L'acqua ha non solo non avevano accesso ai piani superiori della z. (cosa che anche il testo del rituale lascia comprendere), ma pochi ...
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CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] un corpo di regole, che i filosofi chiameranno tèchnai (le nostre "arti") e tende ad assegnare a queste leggi un noi rappresentarci l'artista greco nello svolgimento dell'attività sua. Che cosa lasciano a lui i Greci, al di là di questa tremenda ...
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GALLERANI, Cecilia
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano nei primi mesi del 1473, molto probabilmente nella casa situata nella parrocchia di S. Simpliciano dove dal 1455 vivevano il padre Fazio e la madre [...] circa il desiderio di Ludovico di avere lì "la madonna Duchessa nostra", dal momento che passava molto del suo tempo con "quella sua fino all'anno successivo, la G. rimase nel Castello. La cosa certa è, invece, che non uscì affatto dalle grazie del ...
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GRIGO, Marc'Antonio
Maria Grazia Ercolino
Architetto originario di Muggio, nel Canton Ticino, nato in data sconosciuta, fu attivo in Liguria e nella Francia meridionale nella seconda metà del XVII secolo [...] prospetti. Tutto ciò ha reso estremamente difficoltoso stabilire cosa resta dell'originale opera del Grigo. Per avere , pp. 98 s. (per il Ghiso); E. Parma Armani, Santuario di Nostra Signora del Monte, Genova 1979, p. 10 (per il Ghiso); M. Ricchebono ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] del lago Tana è senza dubbio un oggetto importato, già della nostra èra. Per la statua da Hawila Assaraw sussistono dubbi perché non anch'esso un graffito di reimpiego senza dubbio la stessa cosa può dirsi della sfinge. Sembra dunque che l'insieme ...
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COBAERT, Jacob Cornelisz (Cope fiammingo, Giacomo Coppe, Coppa, Coppeio, Cop, Cobar, Cobbet, Cobet)
Luigi Ficacci
Originario di una ignota località delle Fiandre, la sua data di nascita, sconosciuta, [...] di Virgilio Crescenzi fatto per "liberalità sua et per fare cosa grata a m. Jacomo Cobaert" (Röttgen, 1969). L' º giugno "fu levato dalla parrocchia di San Pietro e sepulto nella nostra chiesa all'altare della Madonna" (Archivio di S. Maria in Campo ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giotto di maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giotto di maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] a Firenze "quel tabernacolo che ancora vi si vede con la Nostra Donna et altri santi dattorno, che tirano e nelle teste e chiaramente l'aspro dolore del costar tanto i peccati nostri: et è cosa maravigliosa a considerare non che egli penetrasse con l ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...