Che fine faranno, nell’era digitale e internettiana, le tracce lasciate dagli scrittori prima e dopo la creazione delle loro opere? Avremo ancora indizi simili a quelli cartacei, ricchi di annotazioni, [...] carta ma di byte e di pixel, e per i quali si dovrà davvero pensare (ma sarà compito di una generazione successiva alla nostra) a una nuova filologia”. Testi o perlomeno avantesti, visto che parliamo quasi sempre di opere che alla fine del loro iter ...
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Quando, nel 1973, Gianfranco Contini pubblicò nella collana dei Meridiani l’antologia Da Cimabue a Morandi, 1200 pagine di testo e neppure una illustrazione, l’operazione apparve senza dubbio rivoluzionaria: [...] che tanto di più lo interessano. Contro l’impronta fiorentinocentricaLa cosa curiosa, semmai, è che la rivoluzione di Officina Prose bembiane, ma pare davvero che l’impronta fiorentinocentrica nel nostro ambito di studi sia dura a morire. Ma questo ...
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«Ho rifatto tutti i miei calcoli; confermano l’opinione degli specialisti: la nostra idea è irrealizzabile. Non ci resta che una sola cosa da fare: realizzarla». Così Pierre-Georges Latécoère, imprenditore [...] e aviatore francese dotato di un formidabil ...
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Sepolti sotto montagne di carte, ritrovo casualmente i fogli ingialliti di un’antica inchiesta da me svolta nell’estate 1976 per la terza pagina del «Messaggero» – all’epoca coordinata da Ruggero Guarini [...] ? Pertanto il merito maggiore che bisogna senz’altro ascrivere agl’inventori di quella cosa che si chiama commedia all’italiana è stato di averci restituito i nostri caratteri più veri, di averci offerto un’occasione di autocritica e di riflessione ...
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Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscura:ché la diritta via era smarrita. 3 E quanto a dir qual era è cosa duraesta selva selvaggia et aspra e forte,che nel pensier rinova la [...] paura! 6 Tant’è amara che poco è più morte;ma, ...
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Lingue sotto il tetto d'Italia. Le minoranze alloglotte da Bolzano a Carloforte - 13. Isole linguistiche: la comunità degli Slavi del MoliseLe originiGli Slavi del Molise sono tra le minoranze linguistiche [...] migratoria dai Balcani che trovò nuovi territori sulla nostra penisola ripopolando, in particolare, le aree costiere denominazione štokavo segnala la forma del pronome interrogativo ‘che cosa?’ che nelle varietà di questo gruppo dialettale assume la ...
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Rodolfo Di Biasio è poeta dalle forti interrogazioni, la cui parola e il timbro si fanno tutt’uno nel corpo del testo rendendo la musica della sua opera sùbito riconoscibile.E la “misura” ha contraddistinto [...] la brevitas facilita la memoria, radice di civiltà e umanità, indispensabile per costruire un salvifico muro di uomini (il muro nostro di uomini), una casa aperta, una città nuova, che conservi la memoria del limite e del Paradiso perduto ‒ come già ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...
Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...