CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] riguardava i vescovati e i monasteri, la qual cosa nella prassi curiale quotidiana avveniva in realtà molto suo poema piuttosto ampio sulle sette gioie della Madonna - Los VII gautz de Nostra Dona - che egli compose quando era vescovo di Le Puy.
C. IV ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] ch'ella andava a vedere mostrare la Cintola di Nostra Donna". Partendo dal racconto vasariano, le ricerche dar luce alle grottesche, che somiglino all'antico […]. Maravigliosa cosa era vedere gli strani capricci che nascevano nel suo fare" ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] per gli anni trascorsi a Ferrara sono poche le notizie in nostro possesso, ma tutte suggeriscono l'immagine di una esistenza finalmente serena raccoglie due capitoli nei quali si discute Se buona cosa è a maritarsi o no, riflesso forse della decisione ...
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MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] in gran parte la civile libertà base e principio d’ogni gran cosa umana» (ibid., p. 338).
Il ritorno del M. a -giugno 1999, pp. 330-349. Non è stato invece ristampato, a nostra notizia, l’importante F. Melzi D’Eril, Al popolo cisalpino. Discorso ...
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FEDERZONI, Luigi
Albertina Vittoria
Nacque a Bologna il 27 sctt- 1878, da Giovanni ed Elisa Giovannini.
La famiglia, originaria del Ferrarese, si era trasferita prima a Modena e successivamente a Bologna. [...] Stampa del 18 giugno 1910, aveva affermato di non capire cosa fosse il nazionalismo, il F. definì il nuovo movimento politico perché affermiamo risolutamente l'antitesi del nostro pensiero e dei nostri propositi in confronto di coloro che siedono ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] macinare, e così restiamo in secco senza far cosa alcuna di buono". Su ricorrenti basi polemiche, soprattutto F. Chiappelli, Sull'espressività della lingua dei "Marmi" del D., in Lingua nostra, VII (1946), pp. 33-38, e Un poema inedito e sconosciuto ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] Tari lo presentava come "un valoroso giovane, cultore e speranza della nostra filosofia" (Carteggio, I, p. 3).
Nell'autunno 1861 la storico" (a Croce, 8 genn. 1900). In Germania la cosa era seria, perché lì c'era stata una vera compenetrazione tra ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] qui fecit fieri totum opus mosaycum de beata Virgine in tribuna nostra". Èfuori di dubbio la paternità del C., accertata dal De Rossi grande è operazione rischiosa, e se il bellissimo frammento è cosa da dar da pensare, è pur vero che la suggestione ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] nuove ideologie nazionalistiche e attivistiche non è cosa diversa dall'invocare una letteratura liberata dagli 15 marzo 1937, pp. 129-43;E. F. Palmieri, in Teatro italiano del nostro tempo, Bologna 1939, pp. 111-113;A. Gargiulo, M. B., in Letteratura ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] nelle questioni politicoreligiose, a una prudenza almeno formale. La cosa si spiega, in parte, con la riservatezza di un Rohrbacher, dall'elezione al pontificato di Pio IX nel 1846 sino ai nostri giorni, 3 voll., Torino 1879; G. S. Pelczar, Pio IX ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...