COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] 133-447) rivelano solo "la ignoranza sua e nostra degli studi filosofici" (M. Minghetti). Tutto resta equivoco verbale e se i due termini, classico e romantico, non indichino la stessa cosa; se fra i "Pazzi" (i romantici) e i "Pedanti" (i ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] ancora "molto legato al cosiddetto idealismo attuale e ai suoi rappresentanti", cosa che, a dir vero, non appare da quanto si legge in il più grande maestro di questi miei anni, e della nostra generazione" (Quaderni della Critica, VII [1951], p. 186 ...
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INNOCENTI, Camillo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma, il 14 giugno 1871, secondogenito di Augusto, avviato architetto, e di Enrica Santarelli. Solo dopo il completamento degli studi classici al liceo E.Q. [...] dorato: "soffro per questa lontananza della mia cara Patria. Ma cosa potrei trovare più alla mia età e con un'arte che non di moda e che non potrei cambiare? […] Non sogno che Roma nostra e mi struggo dal desiderio di ritornarci" (Bellonzi, p. 150).
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] opere, favorisse il suo inserimento nel governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto p. 251; L. Tonelli, Il teatro italiano dalle origini ai giorni nostri, Milano 1924, pp. 33-35; M. Apollonio, Storia del teatro italiano ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] unione di Lucca alla Toscana: la piccola patria municipale era cosa morta, si vagheggiava uno Stato dell'Italia centrale. Concessa B. sulla terminologia militare dei primi secoli, estr. da Lingua nostra, Firenze 1939; D. Corsi, B. S. bibliografo e ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] queste parole, e altre di simil genere, vogliono rappresentare qualche cosa, forse una scuola, sicuramente un difetto. E voi fate a di mira di rendere il più possibile snella la nostra prosa accademica e classica"). Entro queste coordinate, pressoché ...
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– Nacque a San Remo il 10 luglio del 1796. Il padre si chiamava Cristoforo, della madre si sa solo che il suo nome era Maria Petronilla Capoduro. Dei cinque fratelli, due, Antonino e Pier Domenico, vestirono [...] di restringere gli spazi del dibattito pubblico, cosa che fece puntualmente con una circolare sulla stampa G. Moroni, Diz. di erudizione storico ecclesiastica da S. Pietro ai nostri giorni, Venezia 1840-61 (cfr. Indici, IV, Venezia 1878, ad nomen ...
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BALDISSERA, Antonio
Piero Pieri
Nato a Padova il 27 maggio 1838, fu, giovanissimo, raccomandato dall'arcivescovo dì Udine all'imperatrice d'Austria Marianna, moglie di Ferdinando I, che ne fece curare [...] , abile nell'affrontare i nuovi gravi problemi della nostra espansione coloniale. Era in lui uno spregiudicato realismo. ma nella quale i caduti erano quasi tutti indigeni, per cui la cosa non suscitò scalpore in Italia. Il B., che aveva agito di ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] un trasferimento che era una punizione, si sarebbe dimesso. La cosa ebbe un'eco al Parlamento, dove l'on. G. Toscanelli collettivo e individuale noi continueremo a portare scritto nella nostra bandiera: meglio sapere per meglio volere e meglio potere ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] di uno svolgimento logico e cronologico nella nostra tradizione letteraria. Su di esso per l memoria il Crescimbeni ne aveva quanto ne occorre a un compilatore, ma di quella cosa, che chiamiamo ingegno, ei non ne aveva il minimo che" (G. Baretti, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...