CERVI, Gino
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 3 maggio 1901 da Antonio e da Angela Dall'Alpi.
Antonio (Casalbuttano 14 dic. 1862-Bologna 21 genn. 1923), critico teatrale del Resto del Carlino dal [...] interpretò Gli dei della montagna di Dunsany, Nostra dea di Bontempelli, La nostra compagnia di Schnitzler, La buona morte di . Metastasio; Il cigno di Molnár; Ma non è una cosa seria di Pirandello).
Dopo un solo anno, nonostante l'apprezzamento ...
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CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] pericolo della sua vita, essendoli questo aeria si contrario". Ma, cosa strana, proprio il 27 maggio 1573, si scriveva da Roma al ac Novi Testamenti,quibus ad stabiliendas haereses nostra tempestate abutuntur haeretici) che fu pubblicata postuma ...
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BEATRICE d'Este, duchessa di Milano
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Figlia secondogenita di Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona, nacque il 28 o il 29 giugno dell'anno 1475; per la sua nascita, dicono le cronache, "... non si [...] emulazione di questa e altre singularissime donne di nostra etade, su la pristina dignitate essere ritornata petrarchesca, nel cui prologo scriveva: "Per la quale morte ogni cosa andò in ruina e precipizio, e di lieto paradiso in tenebroso ...
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Nato ad Asti il 31 dic. 1829, l'A. ricevette la prima educazione dal padre Raffaello e dai fratelli maggiori Israel e Alessandro. Aveva appena iniziato gli studi universitari a Pisa, quando scoppiò la [...] qualche mal passo" che avrebbe guastato "la nostra posizione diplomaticamente assai buona, finanziariamente pessima" pace, non la guerra" (allo stesso, 15 maggio '67). Una cosa sola era essenziale per il paese: "evitare il fallimento ed il rifiuto ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] nessuno sforzo è durevole fuori di una tradizione, perché nessuna cosa dura se armonicamente non si contempera con tutte le altre di testimonianza e quasi di anticipazione nel quadro della nostra letteratura di quegli anni (si è parlato anche di ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] Italia, quelli di mano in mano, su' quali mi è venuto fatto di osservare alcuna cosa, e ciò senza legarmi a verun ordine di precedenza fra loro, traendogli da' nostri Musei fiorentini, ove abbondanza se ne ritrova": Prefazione, pp. X-XI). In tal modo ...
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GENTILE, Giovanni
Roberto Maiocchi
Nacque a Napoli il 6 ag. 1906, terzogenito (con il gemello Gaetano) di Giovanni, il celebre filosofo, ed Erminia Nudi. Quello stesso anno la famiglia si trasferì a [...] "Il contenuto sperimentale in una certa scienza è concretamente una cosa sola con i motivi spirituali che sorgono all'interno di mettendo in luce il lato soggettivo di ogni nostra rappresentazione dei fenomeni naturali, proponendo una concezione del ...
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TIZIANO
Luca Addante
– Con tale nome è noto uno dei protagonisti del radicalismo religioso italiano del Cinquecento, ispiratore di una setta clandestina animata da decine e decine di uomini e donne, [...] Bon: «Credo che [Tiziano] sia stato prima origene di questa cosa, cioè di questa setta», aggiungendo che era stato «predicator in .n.), aggiungendo poi d’essere prescritto «che nella nostra Chiesa non si accettasero depintori, scultori, spadari et ...
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CAGNAZZI DE SAMUELE, Luca
C. Paola Scavizzi
Nacque ad Altamura il 28 ott. 1764 da Ippolito e Livia Nesti. Orfano di padre fin dal 1767, a otto anni fu messo in collegio a Bari, per interessamento del [...] a Ferdinando II il permesso di tornare a Napoli; la cosa gli fu concessa, ma sotto sorveglianza speciale.
Sottoposto a giudizio 'uso delle osservazioni metereologiche per ben dirigere la nostra agricoltura, in Atti dell'Istituto di scienze naturali ...
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ANZILOTTI, Antonio
Walter Maturi
Nacque a Pisa l'8 maggio 1885 da Francesco, professore di storia e geografia nelle Scuole Normali. Iscrittosi alla Facoltà di lettere dell'università di Pisa il 6 nov. [...] 1912), ma il nazionalismo per l'A. faceva una cosa sola col liberalismo tradizionale italiano, che, delineatosi nel Settecento che abbiamo ereditato dalla vecchia destra, e che nelle nostre dottrine filosofiche ha trovato il suo ideale sviluppo e la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...