ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] il "maestro e duca de la ragione umana" e "de la nostra vita", e definendo la sua dottrina "quasi cattolica opinione", si può affermare per diffondere il suo nome con la sua dichiarazione di cosa tanto controversa. E che Cino confortasse l'A. a ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] Misogallo sarà al fondo delle critiche astiose all’A. tragico di giornalisti francesi, il Quinet che la storia nostra sente come cosa sua propria comprende la ragione intima dell’odio alfieriano, il valore di quell’odio stesso di tanto superiore all ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] più intrinseco, che era uno dei suoi chiodi fissi: "le nostre fonti sono essiccate, ecco tutto. I cattolici germanici hanno il Volksverein interna del partito aveva già raggiunto il limite di rottura, cosa di cui il D. doveva tenere conto. Era pure ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] che gli altri. Si rivela così il C. "contradicente ad ogni cosa e particolarmente alli lettori suoi", fra i quali uno gli predice: maligno confratello: i Ragionamenti sopra le litanie di Nostra Signora (Genova 1626).
Si pubblica intanto in Germania ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] che artista; non vate, non precursore, non bardo e per nessuna cosa al mondo poeta civile" (Ep., VI, p. 58). E un allentamento del serrato lavoro di critico e di storico delle nostre lettere (più volte ebbe a dichiarare la priorità di questo impegno ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] Eberardo e di Gisella è datato "in comitatu Tarvisino in corte nostra Musiestro" - e per questo periodo non abbiamo notizia dell' ottava), l'andata a Roma di B. è prospettata come cosa del tutto certa e vicina, e non più subordinata a condizioni ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] , tale è la conditione dei loro componimenti per la qual cosa si ha per vero che i vitji dello scrittore, a un cui ai nn. 252 e 253 risultano insieme «una ressuretione di Nostro Signore et una flagellazione alla colonna fati a Napoli», fino a quello ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] del governo suggerì al D. di presentare le dimissioni, cosa che fece il 19, avendo tuttavia l'accortezza, nel momento lui, scrisse Ruggiero Bonghi, è che quelli che rimangono, per sventura nostra, non sono migliori di lui".
Fonti e Bibl.: Le Carte ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] internazionale alla sua opera, documentata nelle bibliografie a nostra disposizione in modo imponente, ma malgrado ciò non le proprie posizioni ("mi proposi la ulteriore questione che cosa fosse quello studio della lingua che è oggetto non dei ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] capitalissimo" di "tutti li cristiani", quello che afferma "che niuna cosa bramava al mondo più che il bevere il loro sangue", ma di Spagna - che il C. "sta rissoluto di riddursi alla nostra santa fede e di esseguire il suo intento, col favore d'Iddio ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni e i sign. espressi da nostro e i suoi...