Meditazione trascendentale
Bruno Callieri
Si definisce meditazione la pratica ascetica per cui il credente si raccoglie insé stesso e, riflettendo sulle verità di fede, rende più intensa la propria [...] vegetative di un corpo che viene inteso come 'corpo-cosa' (Körperding) e non come 'corpo-intenzionato', dispiegato P. Sartre chiama en-soi e non pour-soi). Proprio in questo va individuato e sottolineato il confine netto fra la meditazione ...
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colpa
Simona Argentieri
Ciò che si prova disubbidendo a una regola morale, giuridica o religiosa
La colpa è il risultato di una cattiva azione: l'aver fatto qualcosa di male (oppure non aver fatto qualcosa [...] arrivati a riconoscere le regole come nostre e come giuste insé, se non le rispettiamo proviamo invece un vero senso di colpa; di noi stessi, un vago malessere che non sappiamo a cosa attribuire.
Per esempio, quando nasce un fratellino, molti bambini ...
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intuizione
Francesca Martini
Conoscere le cose senza dover ricorrere al ragionamento
Il termine intuizione deriva dal latino tardo intuitio; il verbo intueri ha il significato letterale di "osservare [...] i concetti, non sono cioè in grado di avere l'idea di una cosa senza vedere o toccare la cosa stessa, e hanno bisogno di oggetto. Intuire non significa guardare in modo rapido o distratto, ma sprofondare insé stessi.
Nello studio di problemi ...
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tabù
Francesca Martini
Divieto sacro
Tabu è una parola polinesiana composta da ta – che ha il significato di «marcare» – e dalla particella con valore intensivo bu. Dunque il suo significato letterale [...] alcuni popoli primitivi e che ha insé poteri sovrannaturali dai quali conviene tenersi Cosa sono i tabù
Il primo incontro degli occidentali con la parola tabù risale a un viaggio compiuto nel 1777 dal capitano James Cook nell’isola di Tonga, in ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] a H.D. Lasswell (1927), ed è esprimibile nella formula «chi dice cosa, a chi, con quali effetti». All’inizio degli anni 1950, E. Katz anni.
I sociologi della comunicazione in particolare ancora discutono se e in quale modo possano essere accertati ...
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Diritto
I. del contratto Ha luogo ogni volta che il contenuto di un contratto sia determinato non solo dalla volontà delle parti, ma anche dalla legge e, in via subordinata, dagli usi e dall’equità (art. [...] cosa depositata deve farsi nel luogo in cui doveva essere custodita), ovvero cogente, quando invece la disciplina legale si applica in non importa la nullità dell’intero contratto, anche se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza ...
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Diritto
D. giudiziale Atto introduttivo del processo e costitutivo di esso, con il quale si chiede al giudice l’emanazione di un provvedimento a tutela del diritto sostanziale dedotto in giudizio.
Il potere [...] – «anche se il giudice adito è incompetente» (art. 2943, c.c.) – e decorrerà nuovamente dal passaggio in giudicato della di possedere o detenere la cosa» sia tenuto «a recuperarla per l’attore a proprie spese, o in mancanza a corrispondergliene il ...
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Diritto
In un rapporto giuridico, chi è estraneo o privo di interessi in comune con una delle due o più parti in causa.
Terzietà del giudice
Elementi essenziali del «giusto processo», costituzionalmente [...] atteggiamento già assunto in altri momenti del medesimo procedimento» (Corte. cost.). Se ricorre una delle non possono essere né contemporaneamente veri né contemporaneamente falsi (cosa già stabilita dal principio di contraddizione), ma è altresì ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] esprime, in altri termini, non la necessità, ma la possibilità di esistere di una cosa. Mentre proporzionale tra l’intero segmento e la parte rimanente (estrema ragione). In formule, se a rappresenta la misura del segmento e x la media ragione, si ...
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Religione
L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio e tra loro, attraverso Dio.
Il termine latino caritas, che implica insieme l’idea di stima e di benevolenza, è stato preferito [...] il fondamentale precetto di amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come sé stessi per amore di Dio. Si distingue dette anche di Ivrea.
Arte
C. romana Motivo iconografico, diffuso in particolare tra 16° e 18° secolo. Rappresenta una giovane donna ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...