BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] un elemento determinante: applicare a una medesima cosa due prezzi differenti, uno in contanti e uno a credito, attribuendo fondo i teologi moralisti del Cinquecento. Di tale discussione - anche se non godé della fama e dell'autorità di un Soto o di ...
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BARDI, Roberto
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Figlio di Barduccio, come risulta dalla concessione fatta a suo favore da Giovanni XXII il 7 marzo 1318 (a quanto assicura il Mazzucheri, nella pace fatta a Firenze dal duca di Atene [...] sa della sua vita di studente, salvo, e la cosa è interessante, che fu in contatto ed anzi amico di Marsilio da Padova, di pronunciati in diverse occasioni, conservati alla Ricciardiana di Firenze, n. 406.
Se i sermoni del B. non segnalano in modo ...
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BERGANCINI, Giovanni Angelo Antonio
Francesco Margiotta Broglio
Nacque da Lorenzo, notaio, e da Maria Rachis, il 12 apr. 1754 a Livorno Ferraris (Vercelli). Dedicatosi allo studio delle lettere e della [...] in adventum Episcopi Ferrerii), si fece promettere dal B. che avrebbe "venerato" la condanna contenuta nella bolla Auctorem Fidei e osservato il divieto regio di insegnare o sostenere le dottrine del sinodo pistoiese e, pur dichiarando essere "cosase ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] pene future" (I, p. 223). In caso estremo di necessità, per il bene comune, se nessun altro vi provvede - conclude il C .
In un momento in cui Napoli era inondata di libelli violentemente anticuriali, l'opera del C. venne accolta come "cosa molto ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] frequentò in Firenze le lezioni di greco pubblicamente tenute da Leonzio Pilato, dietro diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, carica di ministro provinciale dell'Ordine in Slavonia. La cosa trovava poi una qualche conferma nella relazione ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] il D. presso di sé come vicario generale. a riprendere infatti per "non so che cosa de pluralità de benefitii o de residenza di Tesoro, la Biblioteca ed il Tabulario della chiesa di S. Maria Nuova in Monreale, Palermo 1904, pp. 27 s., 45 s., 48 s., ...
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GARSENDONIO (Graxendonius, Grascendonius, Grassidonius)
Anna Maria Rapetti
Si ignorano luogo e data di nascita di G., vescovo di Mantova. Torelli - accogliendo le tesi degli studiosi mantovani sette-ottocenteschi [...] G., che entrò in carica poco dopo la formazione dell'organismo comunale, riuscì a coagulare intorno a sé e a farsi rappresentante legittimità un ruolo politico. La cosa non sembra del tutto verosimile per il fatto che, in base al trattato di Costanza, ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] quale il buffone esclama: "Viviamo, babbo santo, che ogni altra cosa è burla". Il breve e terribile pontificato di Adriano VI vide d'arte, se l'Aretino nella III giornata del Dialogo lomette a paragone con quello "del Chisi in Trastevere".
Qui il ...
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GESUALDI, Filippo
Dario Busolini
Nacque a Castrovillari, nel Cosentino, il 23 febbr. 1550 dal nobile Amostante Lia e da Giacoma Gesualdo, del ramo calabrese dei conti di Conza (dal 1561 principi di [...] delle varie province, in sedi di noviziati riformati. Già ad Assisi, del resto, aveva per prima cosa chiuso il noviziato di compiere le visite ad limina, delegate a procuratori.
Se, almeno in parte, egli era dunque riuscito a introdurre le riforme ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] dal seno di sua madre il quale non a potere per operare cosa alcuna, ma solo sua madre è quella che fa il tutto". Si che predilige la pratica eremitica, sempre possibile in seno alla comunità.
Anche se un collegio di teologi confermò l'ortodossia del ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...