DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] della real città di Parigi") e Pierre Bayle a Rotterdam.
In occasione di un conflitto che l'oppose al priore di S. se negava l'esistenza dei diavoli, incubi e succubi come "cosa assurda scandalosa", ammetteva poi la potenza del demonio, anche se ...
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CASTRACANI, Alessandro
Luciano Osbat
Nato a Fano nell'anno 1583 da Vincenzo, dell'illustre e nobile famiglia, e da Cornelia Palazzi, secondo di cinque figli, si recò presto a Roma dove fu luogotenente [...] quando doveva trattare contemporaneamente con molte parti, in tempi estremamente brevi.
Se vi era stato un errore di valutazione da : è impossibile allo stato attuale delle ricerche capire da cosa gli venisse una simile convinzione; fatto sta che la ...
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GIGLIOLI (Gilioli), Alfonso
Maria Pia Paoli
Nacque a Ferrara nel 1574 dal conte Scipione, di famiglia patrizia che anticamente si denominava dei Pellizzari, o Pellicciari. Zio paterno del G. era Girolamo [...] Ma, più di ogni altra cosa, si poneva come urgente l'intervento del G. nel convincere i Medici, in nome della loro linea di neutralità di Roma Francesco Niccolini. In realtà, la condotta del G. fu subito, anche sein maniera dissimulata, piuttosto ...
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BUCCIO
Clara Gennaro
Nacque nella prima metà del XIV sec. a Pietralunga (diocesi di Perugia) da Giovanni o Giovannetto; ègeneralmente considerato della famiglia Bonori, anche se questo cognome apparirà [...] 1366 siarrivò così alla conclusione della lega (se ne può leggere il testo in appendice allo studio di G. Canestrini, e che non gli pareva che in alcun modo essi procurassino né privilegio, né altra simile cosa: ma che fossino poveri, semplici ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] un elemento determinante: applicare a una medesima cosa due prezzi differenti, uno in contanti e uno a credito, attribuendo fondo i teologi moralisti del Cinquecento. Di tale discussione - anche se non godé della fama e dell'autorità di un Soto o di ...
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BARDI, Roberto
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Figlio di Barduccio, come risulta dalla concessione fatta a suo favore da Giovanni XXII il 7 marzo 1318 (a quanto assicura il Mazzucheri, nella pace fatta a Firenze dal duca di Atene [...] sa della sua vita di studente, salvo, e la cosa è interessante, che fu in contatto ed anzi amico di Marsilio da Padova, di pronunciati in diverse occasioni, conservati alla Ricciardiana di Firenze, n. 406.
Se i sermoni del B. non segnalano in modo ...
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BERGANCINI, Giovanni Angelo Antonio
Francesco Margiotta Broglio
Nacque da Lorenzo, notaio, e da Maria Rachis, il 12 apr. 1754 a Livorno Ferraris (Vercelli). Dedicatosi allo studio delle lettere e della [...] in adventum Episcopi Ferrerii), si fece promettere dal B. che avrebbe "venerato" la condanna contenuta nella bolla Auctorem Fidei e osservato il divieto regio di insegnare o sostenere le dottrine del sinodo pistoiese e, pur dichiarando essere "cosase ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] pene future" (I, p. 223). In caso estremo di necessità, per il bene comune, se nessun altro vi provvede - conclude il C .
In un momento in cui Napoli era inondata di libelli violentemente anticuriali, l'opera del C. venne accolta come "cosa molto ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] frequentò in Firenze le lezioni di greco pubblicamente tenute da Leonzio Pilato, dietro diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, carica di ministro provinciale dell'Ordine in Slavonia. La cosa trovava poi una qualche conferma nella relazione ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] il D. presso di sé come vicario generale. a riprendere infatti per "non so che cosa de pluralità de benefitii o de residenza di Tesoro, la Biblioteca ed il Tabulario della chiesa di S. Maria Nuova in Monreale, Palermo 1904, pp. 27 s., 45 s., 48 s., ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...