CIAFFONI, Bernardino (Giovanni Bernardino)
Luigi Cajani
Nacque a Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), probabilmente tra il 1615 e il 1620. Entrato nell'Ordine dei frati minori conventuali, Si Idureò il 14 maggio [...] diletto proprio; talmente, che acciecando con le passioni inse stesso il lume naturale della ragione, dalla Divina precetto, l'amare Dio sopra ogni cosa, anche a costo della vita, e affermano "che l'huorno non è obligato in tutta sua vita à fare un' ...
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FARNESE, Agnese
Carla Zarrilli
Nacque, probabilmente a Roma, intorno alla metà del sec. XV da Gabriele Francesco di Ranuccio e da Isabella di Aldobrandino Orsini - conte di Pitigliano e di Nola - che [...] suo pugno, sono redatti in una elegante scrittura "italica" e dimostrano una grande competenza testuale e grafica da parte dell'autrice, nonché un suo vero e proprio gusto per lo scrivere. La F. infatti - cosa particolare, se non eccezionale, per l ...
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BONTEMPI, Sebastiano
Victor Ivo Comparato
Nacque verso l'anno 1447 (egli stesso nel, 1497 si definì "de cinquanta anni maturo") probabilmente a Perugia. È cosa incerta se egli appartenesse o meno alla [...] Quattrocento.
Dopo l'ingresso nell'Ordine, il B. compì gli studi in vari conventi, tra i quali quello fiorentino di S. Marco. Nel , la santità e i prodigi della monaca reatina. Tuttavia, se il B. aveva superato la primitiva diffidenza e si era ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] che include tuttavia un certo timore circa la verità obiettiva della cosa. È dunque una verità, ma una verità intellettuale che non certezza virtuale (ibid., pp. 196-197). La probabilità insé, considerata cioè nel suo elemento essenziale che è l' ...
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BELLUTI, Bonaventura
Cesare Vasoli
Nacque a Catania nel 1600 ed entrò giovanissimo nel convento catanese dei minori conventuali, dove iniziò i suoi studi di filosofia e di teologia. Il suo incontro [...] e nelle scuole francescane, si proponeva per prima cosa di richiamare gli studi filosofici dell'Ordine alla genuina assunse il compito di svolgere il trattato De Deo inse, il B. continuò a preparare e, in parte, a svolgere il trattato De Deo homine ...
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BATTISTI, Pietro (Pietro Battista)
Romana Guarnieri
Nacque nella prima metà del sec. XVII; scarse sono le notizie che abbiamo sulla sua vita. Fu predicatore dell'Ordine dei frati minori e scrisse una [...] facili da trarsi: qualunque cosa l'uomo così annichilato voglia e operi, è Dio che in lui vuole e opera, con tal rinunzia (al libero arbitrio), si assorbisce in Dio, e del tutto perduta insé, resta nella volontà di Dio sommamente trasformata e ...
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CARLENI, Antonio (Antonio o Antonello da Napoli)
Domenico Di Agresti
Nacque prima del 1386 da famiglia partenopea. Scarsi e frammentari sono i dati biografici che del C. ci sono pervenuti: il fatto che [...] sua partecipazione al concilio di Pisa (1407), cosa possibile se vi andò come segretario di uno degli inviati dello Studio bolognese. In seguito abbracciò la vita religiosa, molto probabilmente in S. Domenico di Bologna; lo troviamo infatti presente ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] inteso come tutto ciò che in qualche modo cambia l'ordine delle cose o crea qualche cosa. Nella tradizione ebraica le donne è fondamentale il principio di responsabilità: ognuno fa i conti con sé stesso e con Dio.
La concezione del tempo
Il tempo e ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] a H.D. Lasswell (1927), ed è esprimibile nella formula «chi dice cosa, a chi, con quali effetti». All’inizio degli anni 1950, E. Katz anni.
I sociologi della comunicazione in particolare ancora discutono se e in quale modo possano essere accertati ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] annuncio del Vangelo tra i gentili (circa 42-45), anche sein posizione secondaria rispetto ai fondatori della chiesa antiochena (cfr. successore Porcio Festo"; il problema è di sapere a che cosa si riferiscano i "due anni": a quelli della prigionia ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...