Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] raggiungere un punto prestabilito denominato ka wuru ("la cosa che forma"). L'iniziazione è un viaggio reale e umano: aver saziato il mostro con un maiale, in modo tale da costringerlo a vomitare gli iniziati. Se alle donne e ai ragazzi che sono sul ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] anche pronta a ripiegarsi su se stessa in sterili esercizi eruditi o in astratte discussioni scientifiche, improvvisamente sorda resero impotente il C. che sentì presto quel foglio come cosa non sua, preferendo rivolgersi al ribelle Baretti, di cui ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] 1523, un clamoroso discorso in cui sollecitò il papa a prendere misure contro i Turchi. Se il B. dapprincipio lodò entusiasticamente personali sono riferite con sorprendente franchezza, la qual cosa lo fece qualche volta scivolare, nonostante la ...
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Giovanni X
Claudia Gnocchi
Nato forse a Tossignano (Emilia-Romagna). Le notizie relative alla vita nel periodo precedente l'elezione arcivescovile presso la sede di Ravenna sono poche e provengono [...] , di appoggio dell'autorità regia, anche se al trono era giunto un nuovo re.
In Oriente G. dovette intervenire nell'annoso problema battezzato a patto che Leone si separasse dalla madre, cosa che egli fece, salvo poi reintrodurla a palazzo con ...
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GESUALDO, Alfonso
Simona Feci
Nacque a Napoli intorno al 1540 da Luigi, quinto conte di Conza, primo principe di Venosa (dal 1561), e da Isabella Ferella, figlia del conte Alfonso di Muro. Già protonotario [...] sempre nella medesima prospettiva, fondò la penitenzieria e - cosa che nelle cronache devote dell'epoca ebbe grande risalto - scrivono alcuni di Santo Ignatio Loyola, che in tutte le parti delle carni se li trovarebbe scritto il nome di Giesù, così ...
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CAPITONE (Amuccio, Auruccio o Aurucio), Feliciano
Boris Ulianich
Nacque intorno al 1515 (per G. Eroli nel 1511; ma questa data non regge se è vero quanto scrive il Boncambi [in Viri illustres...] che [...] lettera del 27 maggio 1573 in cui si dice tra l'altro che il C. avrebbe dichiarato "di non poter residere qui se non con gravissimo pericolo della sua vita, essendoli questo aeria si contrario". Ma, cosa strana, proprio il 27 maggio 1573, si scriveva ...
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DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] diocesani: nel 1933, nel 1940 e nel 1948. Ma, se per quanto concerne la catechesi ai bambini si poté notare una La Chiesa oggi che cosa fa ? che cosa vuole?; il documento è tra i primi, tra quelli pubblicati in quei mesi dalla gerarchia ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] Congregazione di s. Bernardo si trovava in un grave stato di decadenza. Il B. se ne dorrà amaramente e cercherà di però solo che egli fu poco favorevole agli antigiansenisti, la qual cosa non può meravigliare, visti i loro eccessi. Il B. detestava ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] San Francesco non hebbe le stigmate da Christo, ma ch'egli se le fece con un cortellino, per ingannare il mondo"). Tale opera , perocché mostrava di avere ogni cosa nella memoria e non giungere parola insieme che non fosse in due o tre luoghi o dell ...
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FASANI, Raniero
Raniero Orioli
Nacque probabilmente a Perugia, verso l'inizio del sec. XIII.
Fino al 1260 le notizie sul F. sono a tal punto incerte e soffuse di leggenda da farlo talora confondere [...] Lezenda possano assumere una valenza di non poco momento.
Se ancora incerto è se fosse il F. quel Raniero che nell'ottobre del aveva costruito un edificio che intendeva trasformare in oratorio", per la qual cosa procederà a diffidare quest'ultimo e ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...