La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] in dipendenza rispetto all'essere e alla sua verità. Tuttavia, ancora nel 1947, Heidegger accusava Husserl, nel Brief über den "Humanismus", di aver ignorato la storicità dell'essere, cosa impossibile per la fenomenologia. Se è vero, come ha ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. [...] tutti, non esser nati; ma quando poi si sia nati, la prima cosa che l'uomo possa avere - per quanto inferiore all'altra - è implichi qualcosa di meraviglioso e di divino, giacché ha comunque insé un elemento teleologico, e la finalità è la ragione e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] con la seconda le cose possibili, quelle cioè che potrebbero essere se Dio decidesse di dar loro l’esistenza, ma che non non sono futuri, né in quello in cui conosce i meramente possibili, perché i futuribili sono qualche cosa di più. Di conseguenza ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] alla cosa espressa, ammettendo quindi come lecito qualsiasi linguaggio, anche quello dialettale: ideale cui si attiene in certo opere. Da un Medioevo ascetico, forte di passioni pur se temperate dalla Scolastica (Dante), si passa, secondo il De ...
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Filosofo (Stilo, Reggio di Calabria, 1568 - Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; [...] titolo di magister e lo teneva come consigliere in fatto di astrologia). Scoperta la congiura di G capacità di conservarsi, di amare sé stessi, di conoscere il proprio 'universo, o contempla una natura, nella quale ogni cosa ha la sua anima e Dio è ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] dall’ambito della psicologia sperimentale (indirizzo behavioristico), è diventato attuale in relazione ai problemi della personalità e della motivazione, anche se spesso come ‘immagine di sé’.
In S. Freud il concetto di io è ancorato alla dinamica ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] panorama del pensiero filosofico dal 1945 in poi. Se mai c'è stato momento in cui sarebbe assurdo limitarsi all'analisi mondiale delle sue posizioni, la f. sarebbe divenuta un'altra cosa rispetto alla tradizione. Di qui i termini di "rivoluzione", di ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] già nell'animo suo "un qualche argomento e nuovo e grande, che in un principio unisse tutto il sapere umano e divino". Ma, quanto a altro che di gloria e immortalità. Se ne vuole di più? Quasi a mostrare di che cosa sarebbe stato capace il suo genio ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] Vienna e a Mosca, in condizioni di vita oscure e marginali. Quale che sia il giudizio di merito che se ne voglia dare, una 'unità; che l'unità e la divisione siano una sola e medesima cosa. E, di nuovo, noi condividiamo l'obiezione.
Ciò, però, che ...
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etica
Anna Lisa Schino
Costruire un mondo di valori
Etica è sinonimo di morale. Lo attesta la comune radice etimologica: etica viene dal greco èthos, morale viene dal latino mos: entrambi i termini [...] cose che abbiano insé stesse il loro fine (per esempio agire giustamente ha insé il fine della giustizia). In generale la e piacere. Essi soli ci indicano che cosa dobbiamo fare e determinano che cosa facciamo".
È questa la base della dottrina ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...