MARSILI, Alessandro
Federica Favino
– Nacque a Siena il 26 dic. 1601 da Ippolito di Alessandro e da Faustina Bulgarini, primo di quattro figli (Alfonso, Cesare e Leonardo). La famiglia, originaria di [...] filosofia è articolata in metafisica, fisica e matematica, non secondo l’oggetto – che è sempre la cosa, implicata o ’esecuzione dell’esperienza, la vescica rimaneva sgonfia, proprio come se fosse stata nel mezzo dell’aria aspirata.
L’esperimento fu ...
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MERLO, Felice
Gian Savino Pene Vidari
– Nacque il 17 sett. 1792 nella frazione San Vittore di Fossano, vicino Cuneo, da Gabriele e Giovanna Armittano, in una famiglia contadina di condizioni economiche [...] del diritto che a un corso di diritto civile, in specie se d’impostazione esegetica. L’insegnamento fu però tenuto per nuova compagine governativa entrasse Gioberti e che in caso di rifiuto di quest’ultimo (cosa che avvenne) si scegliesse il M., ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] il 13 aprile, senza sfarzo - con la "modestia che vuol essere in ogni cosa del vescovo", per il quale è "stretto dovere" riservare parte delle 'opposizione del D. nei confronti del Mola, se all'origine si era nutrita di ragioni eminentemente politiche ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] ordinate Repubbliche si sono sempre proposte come cosa principalissima la coltura della Religione, la quale 'istituzione divina - come ancora si sosteneva in alcuni ambienti ecclesiastici - definendolo "se non un dovere del dritto naturale, certamente ...
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BORROMEO, Federico
Georg Lutz
Nacque il 29 maggio 1617 a Milano da Giulio Cesare, conte di Arona, e Giovanna Cesi, duchessa di Ceri. Destinato già in giovane età alla carriera ecclesiastica, nel 1623 [...] anni successivi la pace interna della Svizzera, la qual cosa gli suscitò da parte dei cantoni intransigenti di Schwyz e intrattenute allora e continuate poi in futuro con il Nidhard richiederebbero ulteriori ricerche). Sein tal modo non eliminò del ...
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MELOGRANI, Giuseppe
Francesco Campenni
– Nacque in Calabria, a Parghelia, casale di Tropea, il 29 luglio 1750, da Michele Meligrana e Olimpia di Costanzo.
Dalla particola battesimale il cognome risulta [...] sulla schiena degli uomini adulti e de’ ragazzi. […] È cosa compassionevole l’osservare una processione di uomini nudi far l’uffizio del valore di 600 ducati, raccomandando di non venderli se non «in caso di estremo bisogno». Nell’aprile del 1827 ...
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DE CRISTOFARO (Cristoforo), Giacinto
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli nel 1664 (secondo alcuni anche parecchi anni prima, addirittura nel 1650, seguendo il Minieri Riccio) dal noto avvocato Bernardo [...] sua fede, se nel 1660 fece condannare l'avvocato Giacomo Marotta dal S. Uffizio per aver tenuto in casa libri proibiti provate (il D. seppe con precisione solo allora di che cosa l'accusavano). Fu condannato a non abbandonare più la propria casa ...
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FINETTI, Giovanni
Gino Benzoni
Figlio di Andrea di Giovanni, nacque a Venezia nel 1529.
Al pari del padre, che si laureò in diritto civile a Padova il 21 luglio 1516, il F. studiò legge nello stesso [...] sentì, con lei in casa, il peso degli anni se, entrato negli "ottant'anni di... vita", vantando l'energia d'un cinquantenne in salute, la salvo il testo sulla "primogenitura" - bollata come "cosa rea", ove s'avverte il risentimento dei due, non ...
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BUCCIO
Clara Gennaro
Nacque nella prima metà del XIV sec. a Pietralunga (diocesi di Perugia) da Giovanni o Giovannetto; ègeneralmente considerato della famiglia Bonori, anche se questo cognome apparirà [...] 1366 siarrivò così alla conclusione della lega (se ne può leggere il testo in appendice allo studio di G. Canestrini, e che non gli pareva che in alcun modo essi procurassino né privilegio, né altra simile cosa: ma che fossino poveri, semplici ...
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MASSIMO, Innocenzo
Stefano Tabacchi
– Nacque a Roma il 16 nov. 1581, quarto degli otto figli di Alessandro, appartenente al ramo della famiglia Massimo detto di Aracoeli, e di Olimpia di Girolamo De [...] e Spagna in attesa di un definitivo accomodamento. Nonostante questo accordo, non era però chiaro se il governo persecuzioni anticattoliche. Il M. avrebbe dovuto mantenere segreta la cosa ed esibire la dispensa solo dopo aver accertato la serietà ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...