DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] D. poté raggiungere agevolmente un'adeguata preparazione in campo musicale.
Anche se non scelse la professione paterna, e non età nostra sa distinguere in ogni genere il vero dal falso con proteggere e promuovere l'ottimo di ogni cosa") e lamentava le ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] -est d'Italia, e cioè al Friuli. Per prima cosa intervenne al fianco del patriarca di Aquileia, suo tradizionale alleato Novello, il C. sarebbe dovuto tornare in patria nel 1392, ma la condizione non fu osservata se non dopo la morte: dopo un breve ...
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DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] città di Venosa del 1641 risulta infatti già "clericus". Se la scelta della nuova sede e della carriera di avvocato per il "governo civile e politico" della cosa.pubblica (fu fatta una traduzione in francese, Lyon 1680).
Assieme ad un progettato, ...
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BICHI, Alessandro
Gaspare De Caro
Nacque a Siena il 30 sett. 1596, da Vincenzo e da Faustina Piccolomini, ambedue appartenenti alla più antica aristocrazia senese. Nonostante la sua condizione di primogenito, [...] Curia romana, agli elettori di Colonia e di Treviri., cosa che gli guadagnò il biasimo di Francesco Barberini, preoccupato da da qualunque iniziativa aggressiva contro la Francia se questa fosse entrata in guerra contro Gustavo Adolfo; ma dovette ben ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] avvenuto il 12 apr. 1849, la missione del M. si trasformò in un esilio destinato a durare fino al 1859. Occorsero tre anni prima domandava se fosse legittimo parlare delle forme di decentramento prima di avere discusso cosa competesse centralmente ...
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DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] istituto a sé - viene ricondotta al sequestro, con la conseguente privazione della facoltà del depositante di ritirare la cosa; e dal popolo e tradurla in formule scritte. Penserà la pratica giurisprudenza a dirci, quando che sia, se l'uno o l'altro ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] parte del Consiglio dei dieci. Scrive il diarista, in data 4 nov. 1524: "Io vidi una cosa notanda questa matina [e cioè che i capi dopo 57 mesi di servizio: i Savi votarono per tre volte se fosse il caso di lasciargli la collana d'oro donatagli da ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] , anche rispetto al dominio, molto a lungo in Roma e, anche se non formulato espressamente, ha inspirato tutto il diritto , che l'acquisto romano classico era "essenzialmente trasmissione di cosa da un soggetto ad un altro", il quale "afferma ...
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DAL POZZO (de Putheo, Putheus, Puteus), Giacomo
M. Gigliola di Renzo Villata
Non si conosce l'anno della sua nascita, che deve tuttavia collocarsi con una certa verosimiglianza all'inizio del Quattrocento. [...] assegnazione annua di 30 fiorini, ben poca cosase paragonata ai più alti salari attribuiti per di Ferrara nei secc. XV e XVI, Ferrara 1903, pp. 98 s.; E. Besta, Fonti, in Storia del dir. ital., a cura di P. Del Giudice, I, Milano 1923, p. 867; Id ...
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COPPOLI, Fortunato ("frater Fortunatus Perusinus" o "de Perusio")
Ugolino Nicolini
Nacque a Perugia intorno al 1430 dal giurista Ivo di Niccolò e da Maddalena di Paolo Montesperelli, entrambi appartenenti [...] il C. rientrò - impossibile per noi accertare sein modo stabile o se solo temporaneamente - nel convento di Monteripido, l'incarico di tenere il quaresimale nella città nell'anno successivo, cosa che Sisto IV fece col breve Non exigui del 10 genn. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...