PONTANI, Gaspare
Anna Modigliani
PONTANI, Gaspare. – Nacque con ogni probabilità alla fine degli anni Quaranta del XV secolo. Visse a Roma nel rione Ponte, tra Tor di Nona e la chiesa di S. Salvatore [...] grossi et tutta la notte se gridava per Ponte: “Orso” et in Monte Giordano si fecero cosa da cui si può desumere un suo progressivo disinteresse per la scrittura dell’opera.
Il Diario, che lo stesso Pontani definisce «historia» (p. 10) è scritto in ...
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FOSCOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel 1470, da Marco di Andrea, del ramo ai Frari, e da una figlia di Zaccaria Vallaresso di Vettore.
Il padre era ricco e aveva percorso una notevole [...] non eletto, ambasciatore a Firenze, e poi in Francia (27 maggio 1513). Due mesi dopo al rafforzamento delle difese, la qual cosa finalmente gli valse l'apprezzamento del Senato al Senato di avere presso di sé Giovanni dalle Bande Nere, fiducioso nella ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] di Prato. Morì a Firenze il 7 febbr. 1598 e fu sepolto in S. Maria del Fiore.
La figura del B. scrittore è stata di utile: l'esattezza dei dati e delle notizie. La cosa non sorprende giacché, se veramente ne fu autore il B., egli dovè avere accesso ...
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CUTELLI, Vincenzo
Grazia Fallico
Nacque intomo al 1542 da una famiglia che, annoverando tra i suoi membri giuristi e pubblici amministratori, fin dall'origine appartenne alla mastra civica catanese. [...] dovuto. Dovette intervenire il viceré, imponendogli di ripristinare ogni cosa secondo l'ordine stabilito (1581). I giurati non desistettero di andare in Spagna, per sostenere di persona le proprie ragioni presso il sovrano, ma non è chiaro se vi si ...
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PARPAGLIA, Tomaso
Francesco Aimerito
PARPAGLIA (Parpalea, Parpalia, Parpalias), Tomaso. – Nacque verosimilmente a Revigliasco Torinese o a Torino fra il 1450 e il 1470, probabilmente terzogenito di [...] Porporato, che in più passi delle proprie opere ricorda Parpaglia come proprio dominus (cosa che fa anche se ne conservano a Torino, presso la Biblioteca nazionale universitaria, cinque volumi: Commentaria in secundam Digesti Novi videlicet in ...
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CAGNOLO, Gerolamo
Aldo Mazzacane
Nacque a Vercelli nel 1491 da Sebastiano, patrizio vercellese e dottore nel Collegio dei giuristi, e da Francesca Alciati, figlia di Nicolò, ambasciatore del duca di [...] stampa negli Opera), il C. la presentava come scritta per fare cosa utile e adatta alle circostanze, all'età del suo principe ed al (Venetiis 1546), che al Brugi appariva, "se non in tutto, in parte alciateo", condotto con esegesi un po' discontinua ...
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PAOLETTI, Iacopo Maria
Daniele Edigati
– Nacque a Volterra da Francesco e da Alessandra Nardini il 21 marzo 1728.
Sulla famiglia e la sua infanzia si hanno scarse notizie, se si eccettua quella del [...] ), ne suggerì l’elevazione ad auditore della stessa corte, cosa che avvenne nel 1804.
Paoletti, già sollevato nel 1802 un concetto nella Toscana e nel Piemonte del XVII e XVIII secolo, in Policey im Europa der frühen Neuzeit, a cura di M. Stolleis, ...
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BERNARDO del Lago
Peter Partner
Originario di Cahors, era baccelliere in legge quando, nel 1327, fu assunto al suo servizio dal conterraneo papa Giovanni XXII. Intomo all'aprile 1334 era agente finanziario [...] Elia, ma non doveva tuttavia essere totalmente scontento di B., se il 13 genn. 1345 si congratulava con lui per la pace probabilmente considerò la cosa come male minore - ad allearsi contro il tribuno proprio con Giovanni di Vico, in aiuto del ...
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BEROALDI (Beroaldo, Beroardo, Beraldus), Giovanni
Silvana Menchi
La data di nascita del B. non è nota con precisione, ma va posta fra il 1489 e il 1490; viene detto palermitano: certo quando il suo [...] 1781, p. 406) e riprodotta dall'Ehses. In essa il B. denunciava l'invadenza delle dottrine più vicine e minacciose; anche se per il momento molti eretici suo, ma che non intendono poi che cosa importino". Il Simonetta conservava invece i suoi ...
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BRUNI (Brunus, Dal Bruno), Francesco
Piero Fiorelli
Di sicuro si hanno, sul suo conto, quattro dati: appartenne ad una famiglia patrizia di San Severino nelle Marche; s'addottorò in utroque, allievo [...] la teoria degli indizi: che cosa siano (I, 1), come si provino (I, 2), quali siano sufficienti per la tortura, che non si poteva infliggere se non a un indiziato (I, 3), quali siano sufficienti per la condanna (I, 4), in quali condizioni si possano ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...