BUCCIO
Clara Gennaro
Nacque nella prima metà del XIV sec. a Pietralunga (diocesi di Perugia) da Giovanni o Giovannetto; ègeneralmente considerato della famiglia Bonori, anche se questo cognome apparirà [...] 1366 siarrivò così alla conclusione della lega (se ne può leggere il testo in appendice allo studio di G. Canestrini, e che non gli pareva che in alcun modo essi procurassino né privilegio, né altra simile cosa: ma che fossino poveri, semplici ...
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MASSIMO, Innocenzo
Stefano Tabacchi
– Nacque a Roma il 16 nov. 1581, quarto degli otto figli di Alessandro, appartenente al ramo della famiglia Massimo detto di Aracoeli, e di Olimpia di Girolamo De [...] e Spagna in attesa di un definitivo accomodamento. Nonostante questo accordo, non era però chiaro se il governo persecuzioni anticattoliche. Il M. avrebbe dovuto mantenere segreta la cosa ed esibire la dispensa solo dopo aver accertato la serietà ...
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MONTESPERELLI, Giovanni
Stefania Zucchini
MONTESPERELLI, Giovanni (Iohannes Petrutii de nobilibus de Montesperello). – Figlio di Petruccio, nacque a Perugia intorno al 1390 e si distinse nella prima [...] un’assidua partecipazione alla gestione della cosa pubblica.
La famiglia Montesperelli era raddoppiato (85 fiorini, più 30 extra) e in seguito continuò a crescere fino a un massimo di gradito ai rappresentanti pontifici, se è vero l’episodio narrato ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] stemma di famiglia. Tale beneficio venne esteso ai suoi eredi in linea diretta, cosa che comportò da parte loro l'adozione del cognome " membri sia il Boccaccio sia il G., per decidere se continuare o interrompere i lavori per un tabernacolo, affidati ...
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FEDERIGHI, Carlo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1380 da Francesco di Lapo e dalla sua prima moglie, Bice di Domenico Rucellai.
La famiglia Federighi, originaria di Sovigliana, piccolo borgo sulla [...] attività.
Questi Consigli venivano convocati quando se ne presentava la necessità, per cosa del resto comune a molti altri giuristi a lui contemporanei. La loro preparazione in campo giuridico-amministrativo li rendeva particolarmente apprezzati in ...
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CENNINI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Sarteano, borgo del dominio senese, il 21 nov. 1566, da Curzio, di antica famiglia del luogo, nota sino al sec. XV col cognome di Salamandri, e da Iacoma [...] lo chiamò presso di sé, nominandolo arciprete della cattedrale di Chiusi e vicario generale della diocesi.
In tale ufficio il C. Ferdinando ricevette la porpora il 29 luglio 1619.
La cosa aveva un evidente carattere di concessione personale di Paolo V ...
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GIUSTINIAN, Marcantonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 marzo 1619, quartogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio "dai vescovi".
Entrambi i genitori erano di [...] della società europea, anche se questa prolungata applicazione alla I dispacci del G. e la relazione conclusiva, letta in Senato il 6 febbr. 1669, non si discostano molto si guarda "a cotesta guerra, come cosa lontana e invecchiata". Una svolta ebbe a ...
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MORONE, Bartolomeo
Nadia Covini
– Nacque a Milano il 27 settembre 1392 da Giovanni, procuratore di cause, e da Giovannina Pietrasanta.
Il suo avvio agli studi legali ebbe luogo in un periodo tormentato [...] Anche Morone, forte della sua pratica di gestione della cosa pubblica, diede il suo contributo alle istituzioni repubblicane, mentre veniva emanato un bando che ordinava, a chi se ne trovasse in possesso, di consegnare senza indugi i suoi beni e ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] si pone una domanda centrale e - lamenta - trascurata dalla dottrina: se "l'amministrare è una specie dell'agire", in che cosa esso si distingue dall'agire in genere? Reputa insufficiente una definizione di amministrazione solo negativa (sarebbe come ...
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DELL'ANTELLA, Alessandro
Diego Quaglioni
Appartenente ad una nobile e cospicua famiglia che fu tra le protagoniste della vita politica di Firenze nel sec. XIV, nacque da Giovanni, come appare da un [...] quale si offrivano 400 fiorini d'oro, ma più di Lapo, a cui se ne offrivano 120; di 100 fiorini era poi il salario che era stato Marco da Pistoia, la qual cosa può essere indicativa dell'apprezzamento di cui il D. godeva in patria. La condotta, per ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...