Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] sforzi di Telesio per ricostruire una natura, che avesse insé i suoi principii, gli storici scorgono la prima grande è molto essersegli attribuito un valore proprio, fosse anche come semplice cosa naturale? (Fiorentino 1872-1874, 2° vol., p. 161). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] «contribuito più di ogni altra cosa, in anni recenti, a modificare la comprensione storica dei modi in cui erano nate le scienze nello spazio e nel presente, tentano di assumere su di sé (anche se si tratta di un’idea regolativa) il compito di “ ...
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DE GIORGI, Ennio
Enrico Moriconi
Nacque l’8 febbraio del 1928 a Lecce figlio di Nicola e di Stefania Scopinich.
La madre proveniva da una famiglia di navigatori di Lussino, mentre il padre era insegnante [...] e a valori reali, o reali estesi, è Γ-convergente verso f sein ogni punto x0 dello spazio X sono verificate queste due condizioni: per ogni ’affermazione di esistenza dell’infinito, e in generale di che cosa voglia dire ‘esserci’ per un oggetto ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] dispetto dell'età e della cecità, oltre che poco attendibile insé (solo i Consilia potevano decidere un nuovo patto con i la sede del governo da Rialto a Costantinopoli. In realtà, che cosa risulta dalle fonti disponibili? Secondo il Villehardouin, ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato tra il 1319 e il 9 ag. 1348, quando, durante la pestilenza che infuriò in tutta Europa, fece [...] dovette far ritorno a Siena e risiedervi in maniera più stabile, anche se più che probabili possono ritenersi altri viaggi a a Siena che Ghiberti (p. 56) definì "meravigliosa cosa", in particolare per l'ammiratissima scena di tempesta, ritenuta da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] stessa cosa si può verificare con una serie di giochi ripetuti in cui il numero delle ripetizioni è noto in anticipo ma contrario alla proprietà pubblica come fine insé e ai ‘salvataggi di Stato’.
In sintesi Sylos Labini, con il rifiuto delle ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] Roma, "però più di lui non si seppe alcuna cosa; si giudica fosse ammazzato in strada" (ibid.). Secondo il Valeriano sarebbe stato ammazzato dal suo servo, che s'impadronì dell'oro che portava con sé e si sbarazzò del cadavere. Prima di morire, Leone ...
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ANGELONI, Luigi
Renzo De Felice
Nacque a Frosinone nel novembre 1759, da Giovanni, ricco mercante originario di Villadadda, e da Lucrezia, Contini. Una grave disgrazia familiare (il padre fu colpito [...] ecc.), rinchiudendosi sempre più inse stesso, nei suoi studi, nelle sue manie puristiche e in "questa smania che abbiamo in prosa come in verso (Londra 1837).
Era un grosso volume ("la cosa più curiosa di questo mondo" ebbe a definirlo Mazzini), in ...
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FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] antichità, cavando in ogni luogo tanto che potesse vedere le piante e ritrovare tutte le misure, né lasciò cosain Roma, o al F. tardo dal Burns (1980), ipotesi accettabile solo se si suppone, per l'esecuzione delle figure disegnate sui sarcofagi ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] hanno bisogno di ridere di se stesse. Invece, constatava il B., "nessuna cosa dispiace in Italia quanto una lucida intelligenza la moglie lontana, non si aggroviglia "sempre di più inse stesso fino a sentire l'ala della stupidità sfiorargli il ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...