CADES, Alessandro
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Figlio di Giovanni e fratello di Giuseppe (come risulta dal testamento di questo: Roma, Arch. Capitolino, sez. XLIX, vol. 34, 1798-99, Notaio Nardi Nicolaus, [...] opere del C. o del figlio Tommaso.
La stessa cosa deve dirsi di altre diciassette gemme firmate Cades che il Lippold descrive e illustra in varie tavole nella sua opera, senza peraltro specificare se debbano attribuirsi ad Alessandro o a Tommaso; chi ...
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CARBONI, Bernardino
Camillo Boselli
Figlio di Rizzardo e di Paola Panteghini, nacque in Brescia il 2 luglio 1726, fratello di Giovanni Battista e di Domenico.
Il padre Rizzardo (nato verso il 1684 e [...] al 1766 (cfr. la lettera alla Zamboni del 9 marzo 1766 [in Boselli, 1968] e le notizie rese note da A.C., Pel 1929, p. 19), anche se terminato molto dopo (l'inaugurazione della custodia avvenne nel 1788), appare cosa validissima per l'eleganza delle ...
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BERLAM, Arduino
Manfredo Tafuri
Figlio di Ruggero, nacque a Trieste il 20 luglio 1880. Dopo aver studiato architettura all'Accademia di belle arti di Milano, entrò a far parte dello studio paterno nel [...] , anche se tardiva, capacità ital. novecentesca…, Udine 1935; Chi è e a che cosa serve l'architetto?…, Udine 1936.
Bibl.: Roma, Bibl. 582; D. E. Ravalico, Il faro della Vittoria a Trieste, in L'illustrazione italiana, 27 genn. 1924, p. 110, e ...
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BERGONDI, Andrea
Luigi Pirotta
Operoso a Roma nel sec. XVIII, se ne ignorano le date di nascita e di morte. Si sa solo che in data 3 ag. 1760 venne eletto accademico di San Luca e che prese possesso [...] per più anni la dignità… Ciò malgrado alcuna buona cosa fece a favore dell'Accademia, e la Sagrestia della Chiesa G. B. Grossi (cfr. C. D'Onofrio e la recensione di I. Faldi, in Bollett. d'Arte,
XLIII (1958), pp. 391 s.).
Bibl.: Roma, Accademia Naz. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...