DEL FEDE, Antonio (Fidei)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1370 da famiglia di modesta condizione.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma sappiamo che ebbe almeno tre fratelli, di cui due, Giovanni [...] cosa che nella prassi del monastero significava il suo accoglimento tra i novizi. Vi rimase fino al 1395 e si presume che in questo fiorentino, per cui se ne deve dedurre il suo trasferimento in altra città. Non sappiamo in quale degli "studia ...
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CONTARINI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1491 uItimo dei numerosi figli di Zaccaria di Francesco e di Alba di Antonio Donà "dalle Rose".
Il padre apparteneva al ricco ed influente ramo [...] avvenimenti o che li osserva senza influirvi in alcun modo: la qual cosa può certamente essere ritenuta ovvia per scriveva da Vicenza: "a lei spetta soprattutto considerare che, se possiede beni temporali, da nessuno di essi deve essere posseduto ...
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GIOVANNI da Traetto
Fulvio Delle Donne
Scarse e desultorie sono le notizie sulla sua vita. In base alla cronologia relativa alle tappe della sua carriera amministrativa ed ecclesiastica possiamo forse [...] e di affetto di cui era fatto oggetto. Cosa che, del resto, è ravvisabile nell'importante di messi non potette svolgersi se non nel corso di molti luglio 1223. Böhmer l'ha datata al 1222; Winkelmann in un primo momento (1880) al 1224 e, successivamente ...
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PIETRO da Sassoferrato
Alfonso Marini
PIETRO da Sassoferrato. – Non si hanno notizie intorno alla sua famiglia e alla sua vita prima che fosse frate minore.
Tutto ciò che si sa di lui è incentrato sul [...] consacrata all’apostolo Bartolomeo, restandovi per un decennio; se anche si dovesse anticipare la data del martirio, i si arrese promettendo di convertirsi al cattolicesimo, cosa che avrebbe fatto. Giacomo entrò in Valencia il 28 settembre 1238; l’ ...
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BENASSAI, Latino
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia lucchese, nacque nel 1488. Intrapresa la carriera ecclesiastica, si trasferì a Roma; non è da escludere che fosse parente di quel [...] la lunga; perché se il Cristianissimo non faceva difficultà dove non la havea ad fare, ogni cosa sarià ferma et donati al R. Archivio centrale di Stato di Firenze, a cura di C. Guasti, in Arch. stor. ital., s. 3, XX (1874), pp. 244-2-55, 367 ...
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BEATO
Paolo Delogu
Non si conosce né l'anno di nascita né la famiglia di questo vescovo di Tortona. Le prime notizie a lui relative lo mostrano "nótarius" e "cancellarius" alla corte di Berengario I [...] e che doveva essere passato dalla cancelleria alla cappella regia, se pure non avrà accomunato i due uffici. Prima dell'anno primi del 924) in cui Berengario riprese il sopravvento mentre Rodolfo tornava in Borgogna; la cosa non deve meravigliare ...
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BONERBA, Raffaele
Francesco Cagnetti
Nacque nel 1600 c. a San Filippo Argirense (od. Agira in prov. di Enna). Nell'Ordine degli eremiti agostiniani dal 1616 c., dal 1618 al '24 studiò teologia a Palermo, [...] , sostenendo che, mentre la logica utens non è in alcun modo scienza, la logica docens è, se non una scienza vera e propria, almeno un l'esistenza è realmente distinta dall'essenza, non però come cosa di genere distinto, né di distinta specie, né di ...
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BRICARELLI, Carlo
Lorenzo Bedeschi
Nato a Torino l'11 ott. 1857 da Luigi e da Giuseppina Pepino, rimase ben presto orfano e fu allevato da uno zio paterno molto austero. Compiuti gli studi medi, dopo [...] riunioni modemistiche in casa Buonaiuti. Il B. gli aveva allora ricordato l'obbligo morale di segnalare la cosa all' conventicola modernista anziché approfondire se tale rivelazione era stata fatta dentro, o fuori la confessione. In tal modo i sei ...
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CARACCIOLO, Giovanni Battista (al secolo Francesco Saverio)
Sergio Chiogna
Nato a Napoli il 29 dic. 1695 da Lucio, duca di San Vito, e da Vittoria Castigliar dei marchesi di Grumo, studiò nel collegio [...] fronte (Le due Ifigenie in Aulide,e in Tauri..., Firenze 1729). Sempre a Firenze, anche se compiuta nel 1731, elaborò universitarie rispecchianti fedelmente il livello dei suoi corsi: cosa tra l'altro confermata dalla lettera dedicatoria indirizzata ...
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BEROALDI (Beroaldo, Beroardo, Beraldus), Giovanni
Silvana Menchi
La data di nascita del B. non è nota con precisione, ma va posta fra il 1489 e il 1490; viene detto palermitano: certo quando il suo [...] 1781, p. 406) e riprodotta dall'Ehses. In essa il B. denunciava l'invadenza delle dottrine più vicine e minacciose; anche se per il momento molti eretici suo, ma che non intendono poi che cosa importino". Il Simonetta conservava invece i suoi ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...