LOSI, Giovanni
Lucia Ceci
Nacque il 29 nov. 1838 a Caselle Landi, nel Lodigiano, da Luigi e da Luigia Bignani. In seguito al trasferimento della famiglia a Roncaglia, presso Piacenza, compì gli studi [...] non musulmani, anche se permane una decisa maggio del 1881 Comboni - quanto ad abnegazione è cosa rara. Egli non ha bisogno di nulla, Obeid ancora sotto assedio delle truppe mahdiste.
Fonti e Bibl.: Necr., in Nigrizia, 1883, n. 1, pp. 101 s., e 1887, ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fonte Boa), Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque probabilmente a Firenze attorno al 1576-77, come si ricava dalle numerose e concordi indicazioni estratte [...] "lo sto ancor con questo Re gentile facendo sempre alcuna cosa, posto che non possiamo convertire nessuno di questi inimici di stato sei anni, il qual Re sono [sic] che in cambio di dare voliono che se li dia a loro che tali sono questa barbera gente, ...
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LAPINA da Firenze
Emilio Panella
Fiorentina del "popolo" di S. Lorenzo, fu moglie di Lapo, deceduto prima del 1327. Non si hanno notizie di L. prima della sua condanna per eresia, avvenuta nel 1327.
Nel [...] spirito non fu del resto cosa superficiale e fugace, visti sia pressoché l'unica - se ignoriamo Spirituali e Fraticelli nota.
Fonti e Bibl.: F. Tocco, Due documenti intorno ai beghini d'Italia, in Arch. stor. italiano, s. 5, 1888, t. 1, pp. 417-423; ...
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FOGOLLA, Francesco (nome cinese Fu Zhujiao)
Giuseppe Brancaccio
Nacque a Montereggio di Mulazzo in Lunigiana, allora soggetta al Ducato di Parma, da Gioacchino e da Elisabetta Ferrari il 4 ott. 1839. [...] diversi malintesi tra il F. e la popolazione. Anche se, in osservanza dei trattati imposti dalle potenze europee, i missionari generale suggerisse prudenza, il F. predicò spesso in pubblico, per la qual cosa fu ammonito dalle autorità.
All'inizio del ...
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BEAUMONT, Goffredo de
Ingeborg Walter
Nato forse a Bayeux, il B. sarebbe entrato in giovane età nella carriera ecclesiastica, divenendo cancelliere della Chiesa di Bayeux.
Probabilmente per tramite [...] Carlo.
Il B. morì con ogni probabilità - non sappiamo però sein Francia o nel Regno di Sicilia - nel gennaio del 1272, dato di Parigi e Radolfo di Vemarcio. Non è tramandato però in che cosa consistessero questi beni. Si sa solo con sicurezza che il ...
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COLETI (Coletti), Giovanni Domenico
Paolo Preto
Nato a Venezia il 5 ott. 1727 da Sebastiano e Marina Corradini Dall'Aglio, entrò giovanissimo nel collegio dei gesuiti di Ravenna dove ebbe, tra gli altri, [...] nelle colonie americane che "se alcuno loda o approva alcuna cosa de' moderni filosofi, subito 35, 43 ss.; P. del Negro, Il mito amerieano nella Venezia del Settecento, in Mem. dell'Acc. naz. dei Lincei, classe di sc. morali, storicite e filologiche ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] intero universo. L'amore è dunque cosa certamente buona, anche se a volte può allontanare dalla famiglia Recanati 1869, pp. 59-63; C. Sardi, Dei mecenati lucchesi nel secolo XVI, in Atti della R. Accad. lucchese di sc., lettere ed arti, XXI (1882), p ...
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FEDERICI, Federico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Castel d'Emilio (frazione di Agugliano, prov. d'Ancona) il 20 dic. 1844 da Crescentino, chirurgo e medico condotto del paese, e da Giovanna Federici. [...] quanto possibile una cosa sola. Fu assai attivo nell'ambito dei raduni scientifici e didattici. come pure in quello dei che il cadavere aveva ancora su di sé l'anello con un prezioso smeraldo, la croce pettorale in oro e del danaro, mancando solo l ...
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BURLAMACCHI, Pacifico
Marisa Desideri Trigari
Nacque a Lucca nel 1465 circa da Pietro e Angela di Paolino Bernardini, di famiglia mercantile molto agiata e influente. Il suo nome al secolo fu Filippo. [...] fedeltà del frate alla regola severa voluta dal Savonarola, cosa che lo avrebbe distinto dai compagni lucchesi, meno questo frate ciò che l'autore dice di sé. Nonostante le aggiunte che in questo modo bisognava supporre essere state fatte dal ...
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GIACCARI (Giaccaro, Zaccari), Vincenzo (Vincenzo da Lugo)
Dagmar Von Wille
Nacque a Lugo, nella Romagna estense; entrò poi nel convento dell'Ordine dei predicatori di regolare osservanza della città [...] condurrebbe l'uomo a riformare se stesso, per giungere al puro altri compiti nell'Italia meridionale, cosa che spiegherebbe la mancanza di , Intorno le opere di fr. V. G. da Lugo, in Giornale arcadico, XXXV (1827), pp. 183-199; Monumenta Ordinis ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...