DEL MONTE (Ciocchi Del Monte), Antonio
Pietro Messina
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) nel 1462, primogenito di Fabiano Ciocchi, giurista che esercitava l'attività di avvocato concistoriale a Roma, [...] II nel giugno 1505 giunse allora a minacciare l'interdetto se non fosse stato subito accolto il D., e poco dopo pazzi Monte et Ancona ne cacciano più la cosa che non fa S. Santità" (lettera del 21 ott. 1511, in B. Dovizi da Bibbiena, Epistolario, p. ...
Leggi Tutto
FERRAGATTI (Fieragatti), Nicola (Nicolaus de Bittonio)
Mario Sensi
Figlio di Nardo, nacque a Bettona (Perugia) intorno alla metà del sec. XIV. Nel 1376, già frate minore della provincia di S. Francesco, [...] il F. ed i suoi confratelli del sacro convento se, in quell'anno, il convento stesso "cercò di recuperare un cosa pensasse dell'elezione in corso, che chiunque fosse stato eletto sarebbe stato l'Anticristo. Il F. se la prende poi con i canonisti e in ...
Leggi Tutto
CENTINI, Felice
Gino Benzoni
Nato a Polesio, presso Ascoli Piceno, nel 1562, di modeste condizioni, entrò nell'Ordine dei minori conventuali e, favorito da Sisto V ("fu allevato dalla santa memoria" [...] il vescovato suburbicario di Sabina - colse il C. di sorpresa.
"Se delli promossi - racconta il Cavalli - alcuno ve n'era che del 1629, "non è mai capitato in corte; di lui non si sente mai né mal né bene, cosa che molto giova ai pretendenti. Egli è ...
Leggi Tutto
CENTANI (Centanni, Zantani, Zantanni, Zentani; erroneamente: Zantinus), Andrea
Valerio Marchetti
Proveniente da una ragguardevole famiglia patrizia veneziana, che nei Diari del Sanuto viene sempre indicata [...] sia stato attivamente impegnato a curare i suoi interessi economici - ammesso che in questo territorio egli avesse in precedenza le sue proprietà e se fosse vero (e la cosa pare molto dubbia) che era stato insignito del locale priorato.
Infatti il ...
Leggi Tutto
BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] Aldobrandini, fu invece l'influenza e l'autorevolezza, nella cosa pubblica e negli affari interni della Chiesa, che la famiglia , appoggiato in principio dall'ambasciatore francese d'Estrées, apparteneva alla fazione del Borghese. Se poi in pratica, ...
Leggi Tutto
CHIZZOLA, Ippolito
Valerio Marchetti
Nato a Brescia nel 1521 circa da una famiglia gentilizia, fu canonico regolare lateranense in S. Afra. Settimodei nove figli di Giovanni, dottore di legge, e di [...] prelati: "pubblicò spontaneamente in più predicazioni dal pergamo l'abiurazione da sé fatta privatamente in Roma" come scrive "satisfattione" per la conoscenza ("assicurandosi ch'io, non lascio cosa alla quale non dia risposta"); più "vaghezza" per la ...
Leggi Tutto
GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] ulteriore atto di inaudita ed eretica hybris. Non sappiamo tuttavia se, in quell'occasione, G. abbia avuto anche un ruolo più quella imperiale, ma la cosa potrebbe anche essere semplicemente determinata dall'influenza in tali istituzioni di alcuni ...
Leggi Tutto
BENEDETTO da Mantova
Salvatore Caponetto
Si ignorano di lui il casato e l'anno della nascita. Quasi certamente B. fece la sua professione religiosa nel monastero di S. Benedetto Polirone. Sebbene non [...] detto la stessa cosa omettendo tuttavia se sola giustifica" (Beneficio, p. 57).
B. distingue la "fede istorica" dalla fede viva e la prima non differisce dalla credenza che si dà a Cesare o ad Alessandro Magno, mentre la seconda è "un'opera di Dio in ...
Leggi Tutto
CARAFA, Carlo
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Roma il 21 0 22 aprile del 1611 da Girolamo principe della Roccella e da Diana Vittori. Durante gli studi letterari compiuti nel seminario romano, ebbe [...] di senatori, attendendo la congiuntura favorevole a presentare la cosa sotto la luce della ragion di Stato. La sua sua carica, trattandolo "come se fussi paroco, non legato di Bologna". Furono però in sostanza scaramucce di lieve entità riguardanti ...
Leggi Tutto
BOLOGNETTI, Baldassare (Baltassarre)
Boris Ulianich
Nato a Bologna, dalla famiglia de Surghi (così gli Annales, il Fantuzzi, il Memorabilium... Breviarium, mentre l'Ughelli e il Mazzuchelli affermano [...] questa sua opera che sarebbe stata poi presentata in dono a Paolo V. Certo è che, se questo lavoro fu scritto, esso va situato monastiche non si sa cosa abbia fatto il Bolognetti. Si tratta di una raccolta che va inserita in tutto il rinnovato fervore ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...