CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] fu dovuta in parte a ragioni contingenti, anche se è sottesa da una fisionomia costante: ciò va osservato in quanto la nella lettura matematica dello Studio fiorentino; per motivi non chiari la cosa non ebbe però esito, e nel 1736 il C. si ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1574; studiò diritto civile ed ecclesiastico a Bologna e a Pisa, dove si addottorò. Intrapresa la carriera ecclesiastica, ottenne la carica di [...] duca di Olivares, egli ottenne repliche estremamente fredde, se non addirittura sprezzanti. L'Olivares gli fece osservare che insediamento francese in Pinerolo soltanto in cambio di analoghi vantaggi strategici in Piemonte: poiché la cosa avrebbe ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] affermazione del C. di essere stato, se non il. primo, almeno il secondo a far uso in Italia del "verso" di Orazio Flacco. tra l'autore e Cosimo). Inoltre - ed è questa la cosa di maggiore importanza - il libro era atteso da Fausto Sozzini che ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] dobbiamo pensare che essi non dissero ogni cosa, e che se più lungamente o d'altre materie avessero C. Minutoli, Sulla vita e sulle opere di mons. G. G. di Lucca, in Atti della R. Accademia lucchese di scienze, lettere ed arti, XVII (1860), pp. ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] dalle supposizioni dei poeti e degli astronomi, spesso impossibili), appare se non più agevole, certo più sicura. Il G., che d'Althan, che in un primo momento aveva fatto intendere che avrebbe gradito che l'opera gli fosse dedicata - cosa che il G. ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] papa perché questi potesse attuare la sua vendetta. Per prima cosa, G. lo depose e gli fece tagliare la barba quale tempo per affrontare tutte le richieste presentate, in parte non previste; se ne fissò pertanto un aggiornamento a Ravenna, presieduto ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] un carattere più marcatamente politico ai propri interventi, anche sein famiglia c'era chi, come il fratello Placido, più anticonformismo a volte eccessivamente ostentato, meditasse di sostituirlo, cosa che poi non avvenne, ma che rafforzò l' ...
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LANFRANCO da Pavia, santo
H. E. J. Cowdrey
Nacque a Pavia, probabilmente intorno al 1010. Gervasio di Canterbury fa menzione dei genitori Eribaldo e Roza. Il padre, cittadino di rilievo, attivo nella [...] indetto da papa Niccolò II nel 1059, al quale non si sa se L. partecipò.
L. fu però certamente a Roma nel 1067, di nuovo a Roma, cosa che egli invece non fece mai. Non vi sono prove che L. sia stato responsabile in prima persona della falsificazione ...
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JACOBINI, Domenico Maria
Mario Casella
Nacque a Roma il 3 sett. 1837 da Giovanni e da Teresa Paini. Per le condizioni di estrema povertà della sua famiglia, trascorse alcuni anni della fanciullezza [...] una volta lo Jacobini. La cosa può sembrare strana e sorprendente, come nunzio a Lisbona dicendo: "Se fosse qui, molte cose si appianerebbero S. Pietro" di Roma dal 1869 al 1874, in Chiesa e religiosità in Italia dopo l'Unità (1861-1878). Atti del IV ...
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LAMBRUSCHINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Ultimo di dieci figli, nacque a Sestri Levante il 16 maggio 1776 da Bernardo e da Pellegrina Raggi e fu battezzato con i nomi di Emanuele Nicolò (diventerà Luigi [...] coloro che ne avevano consigliato l'adozione: cosa che il L. smentì allora e in seguito, non preoccupandosi tuttavia di negare del futuro conclave, gli rispose: "Se c'entra lo Spirito Santo, sarà Mastai; ma se il diavolo ci mette la coda, sarete ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...