BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] Riprese poi la questione "Se Firenze fu spianata da Attila e riedificata da Carlo Magno", e anche in rapporto con la lite Giovanni Villani ne offrivano esempi), i quali "han creduto che la cosa de' libri e delle parole sia come quella degli abiti o ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] la sproporzione dallo stato suo primo al pontificato et andando la cosa per gradi, i ricchi non possono o non vogliono tolerare la fanno ereditari e si ritengono molto tempo in una famiglia e se ne uniscono molti in una persona sola" (ibid., ff. 27v ...
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BONUCCI, Stefano
Boris Ulianich
Nacque ad Arezzo (il Cappelletti lo dice invece, confondendo, "aretino di origine, ma nato a Modena") con ogni probabilità nel 1520.
Tale data sembra più rispondente [...] " il B., d'accordo con il cardinal Farnese protettore dell'Ordine, agì in modo che il Bruscoli si ritirasse dalla competizione. Cosa che questi, "qui se magis ad obedientiam, quam ad imperium profitebatur paratum", ben volentieri accettò, facendo ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] 'abbazia così legata all'impero, ora spersonalizzava la cosa, asserendo di difendere la causa e i possessi , qui ob sacrilegium factionenique ab Ecclesia bis terque in capite dampnatus"), anche se non si può affatto precisare, come fa lo Schuster ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] ove sarebbero avvenuti le esequie del papa e il conclave. Così, se il nuovo eletto fosse giunto nella sede di Pietro da una città 1995), pp. 340-351; B. Roberg, Che cosa è guelfo in Florenz 1273, in The ancient history Bulletin, XXVII-XXVIII (1995-96 ...
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LAMI, Giovanni
Maria Pia Paoli
Nacque a Santa Croce sull'Arno l'8 nov. 1697 da Benedetto e da Chiara Stella Baldacci. Il padre, proveniente da un'agiata famiglia di commercianti di carni e di proprietari [...] Baronio, D. Papenbroeck e i padri bollandisti in genere, il L. se ne servì per lanciare un'ennesima invettiva contro pagine delle Novelle a proposito dell'esistenza dell'anima nei bruti, cosa di cui di nuovo tutta la città di Firenze parlò con ...
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CHIERICATI (Chieregati, Chericati, Chierigato, Cheregato, Cherigatti, Clericatus), Francesco
Anna Foa
Nacque a Vicenza negli anni intorno al 1480 da Belpietro, della famiglia vicentina dei conti Chiericati, [...] Wolsey, che dopo la disgrazia del Castellesi, nel 1518, otterrà per sé questo vescovato. Il 1º dic. 1515, da Firenze, il vivono naturalmente, che ogni cosa deve andare in comune" (ibid., p. 91). Durante le nunziature in Spagna e in Portogallo, il C. ...
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PIO VIII, papa
Giuseppe Monsagrati
PIO VIII, papa. – Terzo di otto figli, e secondo maschio, Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761 dal conte Carlo [...] queste ultime mise in atto uno sforzo repressivo che sfociò in molte condanne, anche se mai in esecuzioni capitali). Come orleanista, Pio VIII si guardò bene dal considerare la cosa sotto il profilo del legittimismo (come invece suggeriva Luigi ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] più drastica, quella della soppressione dei conventi, cosa sulla quale in effetti si ebbe una deliberazione della Giunta napoletana atto del totale fallimento della sua missione, anche se le trattative continuavano ad opera del Caleppi.
Non maggiori ...
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BACCHINI, Benedetto (al secolo Bernardino)
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Nacque a Borgo San Donnino il 31 ag. 1651 da Alessandro e Giovanna Martini di "onesta", ma impoverita famiglia. Passò l'infanzía e la giovinezza a Parma [...] dei manoscritti della Capitolare. Il debito del Maffei verso il B. in metodo storico fu grande (e, cosa insolita per Maffei, generosamente riconosciuto). Sarebbe ancora più grande se fosse vera la diceria che un trattato sulla sincerità e falsità dei ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...