GALANTI, Livio
Dario Busolini
Nacque a Imola verso il 1560. Avviato alla vita religiosa, entrò nell'Ordine dei frati minori osservanti, che avevano un convento nella sua città, pronunciando però i voti [...] diventò di dominio comune, cosa che provocò una volgare risposta del poeta modenese. In quell'occasione, amici del sì, da antiche discordie e nuove inquietudini che, sein parte sfuggivano alla vigilanza controriformista, badavano anche, però, ...
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ASSELINEAU, Pierre
Gaetano Cozzi
Medico francese, nato ad Orléans, da Giovanni e Maddalena Hermont, vissuto per buona parte della sua vita a Venezia. Non si conoscono né la data della nascita né quella [...] Giunto a Venezia, durante la sua peregrinazione italiana, l'A. se ne era "innamorato" e aveva deciso di fermarsi ed esercitare giovava anzi della copertura, dell'A. e del Nys, la cosa finì in un nulla di fatto. Quando, nel 1619, giungevano a Venezia ...
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CORNER, Giorgio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 18 genn. 1613 da Francesco di Giovanni del ramo dei Corner di S. Polo e da Andriana Priuli di Antonio.
Furono splendidi natali: il padre era figlio [...] Nella relazione letta in Senato il 24 genn. 1662, il capitano di Padova Leonardo Zane scriveva infatti: "D'una sol cosa ancora farei e la città, se queste non fossero già note all'Ecc.mo Senato. Ho fatto il possibile per rissecar, se non le liti, ...
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ordini religiosi
Raffaele Savigni
Comunità dedite alla preghiera o all’insegnamento religioso
Nel corso della storia gruppi di cristiani hanno deciso di abbandonare i modelli di vita sociale per seguire [...] nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune».
Con l’aumento del numero dei questo stile di vita dopo aver ascoltato in chiesa le parole del Vangelo (Matteo 19,21): «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi ...
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FRANCESCO da Serino
Dario Busolini
Nacque il 29 gennaio del 1594 a Serino, quinto figlio del nobile Alessandro Magnacervo e di Violante Moscato.
Dopo aver studiato diritto a Napoli, nell'aprile 1617 [...] di Ragusa che, via terra, stavano per ritornare in Dalmazia. Portando con sé i suoi scritti e pensando che dalla città quanto un'apologia del proprio discusso operato, cosa che F. fece con zelo visibile in ogni pagina.
Sul finire del secolo scorso ...
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GIOVANNA (Vanna) da Orvieto
Silvia Mostaccio
Nata nel 1264 nella diocesi di Orvieto, presso il castello di Carnaiola, da una famiglia di nobili decaduti e impoveriti dalle guerre, G. rimase orfana di [...] di castità perpetua. Messi al corrente della cosa, i parenti la promisero in matrimonio contro il suo volere, suscitando la mezzo per tenersi lontana dai vizi che l'inattività porta con sé.
Intorno ai vent'anni ricevette l'abito della penitenza, ...
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CUTELLI, Vincenzo
Grazia Fallico
Nacque intomo al 1542 da una famiglia che, annoverando tra i suoi membri giuristi e pubblici amministratori, fin dall'origine appartenne alla mastra civica catanese. [...] dovuto. Dovette intervenire il viceré, imponendogli di ripristinare ogni cosa secondo l'ordine stabilito (1581). I giurati non desistettero di andare in Spagna, per sostenere di persona le proprie ragioni presso il sovrano, ma non è chiaro se vi si ...
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DELLA GHERARDESCA, Tommaso Bonaventura
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 14 luglio 1654, secondogenito del conte Guido e di Laura di Tommaso Guadagni.
Il D. si laureò in utroque iure nell'università [...] diocesi fiesolana, il D. fece un'accurata visita pastorale, preoccupandosi per prima cosa di venire a conoscenza delle manchevolezze degli ecclesiastici, che in qualunque maniera avessero disatteso il loro ministero.
Nel frattempo moriva mons. Leone ...
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DEL FEDE, Antonio (Fidei)
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1370 da famiglia di modesta condizione.
Si ignorano i nomi dei genitori, ma sappiamo che ebbe almeno tre fratelli, di cui due, Giovanni [...] cosa che nella prassi del monastero significava il suo accoglimento tra i novizi. Vi rimase fino al 1395 e si presume che in questo fiorentino, per cui se ne deve dedurre il suo trasferimento in altra città. Non sappiamo in quale degli "studia ...
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CONTARINI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1491 uItimo dei numerosi figli di Zaccaria di Francesco e di Alba di Antonio Donà "dalle Rose".
Il padre apparteneva al ricco ed influente ramo [...] avvenimenti o che li osserva senza influirvi in alcun modo: la qual cosa può certamente essere ritenuta ovvia per scriveva da Vicenza: "a lei spetta soprattutto considerare che, se possiede beni temporali, da nessuno di essi deve essere posseduto ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...