COPPOLI, Francesco
Ugolino Nicolini
Nacque verso la fine del sec. XIV da Raniero, appartenente a un ramo, quello detto di Ugolino, dei Coppoli, una delle più antiche e nobili famiglie di Perugia presenti [...] cronista perugino che gli ambasciatori "se retornavano a Peroscia e fuor prese liberato, spogliato d'ogni cosa.
La brutta avventura fu 1904, p. 200; Cronache e storie inedite della città di Perugia, in Arch. stor. ital., XVI (1850), I, pp. 289, 302 ...
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ARSENIO
Armando Petrucci
Questo personaggio, che, con la sua abilità, la sua ambizione, la sua avidità, il suo ardimento, improntò di sé molta parte della storia della Chiesa del IX secolo e ispirò [...] e il dominio della famiglia di A. in Roma sotto l'egida imperiale. Leone IV sua posizione personale e per assicurare a se e al suoi un avvenire ricco di . asserì di essere stato derubato di ogni cosa e nulla consegnò al pontefice. Questi però non ...
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AMADEI (Amidei), Girolamo (Hieronymus Lucensis, Hieronymus de Luca)
Mario Rosa
Nato verso il 1483 a Siena (ma il Lucchesini lo ritiene, diversamente dal Giani, di nascita lucchese), professò nell'Ordine [...] e conventuali e si chiedeva al generale di non fare cosa contraria al pattuito. Poiché non si dovettero raggiungere i risultati attribuisce ad Aristotele siano veramente insolubili; se il Pomponazzi, in quanto con alcuni ragionamenti si allontana da ...
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FALCINELLI ANTONIACCI, Mariano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Assisi il 16 nov. 1806 da Giovanni Battista e da Aloisia Alessi, ricevendo i nomi di Lorenzo Baldassarre Luigi all'atto del battesimo, che [...] cementato da un senso di dedizione alla Chiesa che, se non produsse grandi risultati sul piano concreto, convinse però duplice monarchia - cosa che gli procurò il 22 dic. 1873, il F. fece appena in tempo a tornare a Roma per ricevere il titolo ...
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BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] oscurità cui lo condanna la stentata e insulsa produzione letteraria, se egli nel 1567 non avesse partecipato con un ruolo di , non convenendo con essa incosa alcuna, ond'era necessario che queste due religioni si distruggessero in fra di loro, e ...
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CASTRINO, Francesco
Gino Benzoni
Nato a Ferrara, attorno al 1560, in un'agiata famiglia - mentre il fratello maggiore Ercole, addottoratosi in medicina, vi diverrà stimato professionista ("medico famosissimo" [...] e il padre Paulo ne fu avvisato, e pertanto cessò di scriverli". Ignora se siano pervenute a Roma, ma la cosa lo preoccupa relativamente, convinto che, anche in tal caso, non possano "partorir niente"; "nondimeno - così ribadisce - cessò allora di ...
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BELLISOMI, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia il 30 luglio 1736 dal marchese Gaetano Annibale e da Anna Maria della Corcelle de Percii. Fu educato nel Collegio Clementino di Roma, in un ambiente [...] tutti e tre giansenisti; da questi contatti derivò in lui una profonda sensibilità religiosa, anche se non aderì mai alle dottrine dei maestri. Fu Pereira e la soppressione della "Mesa censoria": cosa che divenne tanto più necessaria allorché, nell' ...
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GRIMANI CALERGI, Vettor
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Grimani (1588-1647) di Pietro e di Marina di Vettor Calergi, nacque a Venezia il 21 sett. 1610.
Dei Grimani di S. Maria Formosa il padre [...] l'anonimo non è dei "molti che si consolano dicendo che la cosa non durerà" perché il Consiglio dei dieci "la remedierà"; ed appare 6000 ducati sein terra veneta e 4000 sein Stato altrui. Confiscati i beni, bollata con il s. Marco in pietra la ...
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BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] ed alto-medioevale (e la cosa appare tanto più fuori dell'ordinario, in quanto era completamente illetterato), nonché "dominus" èappunto lui, il maestro calzolaio Benvenuto.
Tutto ciò, se da un lato spiega la notorietà che accompagnò l'attività di B ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] il Cornelio aveva portato con sé a Napoli, anche per esplicita per gli Investiganti la cosa più importante, prioritaria anche Minieri Riccio, Cenno stor. delle Accademie fiorite nella città di Napoli, in Arch. stor. per le prov. nap., IV (1879), pp. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...