Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] diverge dal tipo. In questo modo viene indicato ciò che ancora necessita di una spiegazione sociologica, poiché se i casi empirici si conformassero perfettamente ai tipi ideali sarebbe superflua qualunque ulteriore spiegazione e, cosa assurda, il ...
Leggi Tutto
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] . Ho sempre desiderato altresì e desidero, che tutte le sette cristiane si riuniscano alla Chiesa cattolica: e considero la cosa fattibile insé; ove di qua e di là non si opponessero idee preconcette e spiriti di parte», lettera di Lambruschini a ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] una sistematicità che la realtà religiosa in questione è lungi dal possedere. La cosa non è senza problemi. Si 105 a.C. Da lì esso si radica in tutta la Campania, in modo socialmente trasversale, anche sein certe zone, come i porti di Aquileia e ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] dove tu non sei e io da solo senza di te pavento.
Che cosa mi aspetta, chi governa il nulla, il non presente il non essente? «l’uomo di pena» alle pietre del Carso, lo riporta in contatto con sé («non sono mai stato / tanto / attaccato alla vita»69), ...
Leggi Tutto
Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] maghi – dei suoi miracoli è testimoniata non dalle guarigioni insé, ma dal fatto che egli era puro e santo e continuità fra i due diversi discorsi agiografici, cosa che ho cercato di dimostrare, da ultimo, in A. Monaci Castagno, L’agiografia, cit., ...
Leggi Tutto
Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] accademiche che in Armenia assumeranno solo nel secondo millennio.
La figura che per eccellenza assomma insé i due modelli subito al lavoro senza aver bisogno di studiare il siriaco, cosa che non avviene invece nel caso del greco, dovendo essi ...
Leggi Tutto
«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] è cosa non riscontrabile in altre religioni antiche, nemmeno nel giudaismo. Il vescovo ha una grande autorità, e l’autorità eccessiva genera tentazione (Cipriano elenca i difetti dei vescovi; così anche Origene in hom. 22 in Num. 4). Ora, se questa ...
Leggi Tutto
Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] regolarmente la Bibbia, risparmiare denaro, avere fiducia inse stessi48. Da rilevare, infine, l’impianto culturale necessario per costruirsi la casa in Italia (o qualcosa di simile) e non s’interessano di nessun altra cosa»66. Né si può trascurare ...
Leggi Tutto
BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] , e più, al cambiamento intimo - dell'autore, è cosa che senz'altro dovremmo supporre. Né si deve dimenticare che lo nord della valle del Liri. L'altura di Montecassino riuniva insé i vantaggi della prossimità alla via Latina, di grande comunicazione ...
Leggi Tutto
Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] che è alla base della conformità tra Greci e primitivi. Che cosa sono le favole e la mitologia tra gli aborigeni d'America Mito e linguaggio, ma anche religione: la mitologia unisce insé le qualità originarie del parlare e del credere. La credenza ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...