Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] venía la volta a lui d'aparchiare mai non facea fare alcuna cosa de cusina in soa casa, ma avea spirti a lo comandamento, che 'l facea simile al cielo perché, analogamente a quest'ultimo, racchiude insé tutte le cose. Poiché la causa di tutto è Dio ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] che tuttavia non contiene insé alcunché di negativo. Se il Montazio cercava un in primo piano). Sicché i simpatizzanti del Giusti, dopo aver pagato l'obolo ai suoi detrattori, sogliono concludere che, tuttavia, il Sant'Ambrogio è una buona cosa ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] a favore di Cicerone, ma il D. non poteva gradire la cosain quanto già da tempo si era dimostrato ostile a Dolet. Nel 1532 del D. contro di lui era mosso dal desiderio di far parlare di sé.
Ma forse, nell'ultimo decennio della propria vita, il D. non ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] dei dodici buonuomini. Se tali magistrature sono insé di poco conto, appaiono interessanti le date in cui furono ricoperte tra opinione del mondo e giudizio di Dio "cui ogni cosa è palese": nella sicurezza che il verdetto finale appartiene soltanto ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] in edizione critica, o meglio, nella storia del testo; passai quindi con Vittorio Rossi, e molta della prima ricerca fu cosa mia , e quello solo della vita dell'uomo quando egli ha presente insé, per consuetudine di amore, Iddio" (p.7).
Il D. ...
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GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] Non può accogliere insé la libertà senza Se per il G. la Roma medievale appartenne, in un senso ideale, all'umanità, per Reumont il Medioevo fu per la città più distruttore che creatore, come dimostra l'essere stato il Municipio romano ben poca cosa ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] buone conoscenze di ebraico, cosa non del tutto infrequente a Venezia in quell'età e congruente afferma che il C. fu discepolo di Giorgio Valla: l'asserzione, insé non inverosimile, è fondata su un argomento inconsistente, perché il senatore ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] del sonetto "Voi che guardate a questi morti intorno": "Misero a te, quanto è cieco il disio! / Ché, se tu leggi in questo rozzo specchio, / forse tu penserai che cosa è Dio. / De' apri, cieco, e non dormir, l'orecchio! / Tu vedi pur che come te fu ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] cantari popolari, e anche nei latini avida sopra ogni cosa delle voci più appassionate e fantasiose, più spregiudicate e un conforto estremo dell'animo, prossimo a richiudersi insé stesso. In questo atteggiamento, descritto nel proemio del libro e ...
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Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] agire, il peso di questo nella politica europea. Che cosa dovesse significare tutto ciò come sforzo, come tensione nervosa, solo e il governo dei molti; ma l'opera non era insé compiuta, perché era necessario indicare quali fossero i «buoni ordini ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...