Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] concezione secondo cui il capitale dovrebbe essere considerato «come qualche cosa di materiale e per così dire di tangibile» (Introduzione, essenziale per spiegare la nuova crisi, anche sein condizioni produttive in cui «quasi tutto il capitale» è ...
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Telecomunicazioni, satelliti per
Francesco Carassa
SOMMARIO: 1. Il satellite per telecomunicazioni geostazionario. 2. Caratteristiche del satellite per telecomunicazioni. 3. Evoluzione tecnica dei [...] eco giunge evidentemente con un ritardo di 0,5 secondi e, in queste condizioni, se si dice ‟pronto" si sente ripetere ‟pronto". L'inconveniente al caso in cui fasci strettissimi servano ciascuno una singola stazione a terra. La cosa è vantaggiosamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti [...] , non sete, non legnami, non metalli, non altra cosa tale, perché con le materie se ne vanno anco via gli artefici» (pp. 249-50 Spagna, ricca di oro e povera di manifatture e di produzione in genere.
Ma i meriti di questo autore non finiscono qui. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bernardo Davanzati
Cosimo Perrotta
Per riconoscimento unanime degli storici è il grande iniziatore del pensiero moderno sulla moneta. Esprime con efficacia sia l’idea della moneta-merce (posizione metallista) [...] adatto a una particolare produzione. Perciò ognuno
lavora e s’affatica non per se solo, ma per gli altri ancora, e gl’altri per lui; e uomo alcuna cosa opera e cagiona, tanta parte vale di tutto ’l suo oro o lavoro» (Monete, p. 32). In termini moderni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Ferrara
Pier Francesco Asso
Fabrizio Simon
Lungo la sua esistenza, intensa e avventurosa, Francesco Ferrara ha avuto un ruolo di grande importanza nella crescita dell’economia politica in [...] , comprende cosa potrà placarlo, individua il modo più opportuno per farlo e delibera come attuarlo. In conseguenza, politici, a cura di R. Faucci, 1976, p. 358).
Se dunque la legittimità dello Stato o del governo possono dirsi fondate sul criterio ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] il destro al benché minimo sospetto d'eresia, e se nulla in realtà consente di attribuirgli qualche inclinazione per le idee contro il B. e il governo lucchese, di svelare ogni cosa al duca di Toscana. Dopo aver preavvertito Cesare Benedini, il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Bruno de Finetti
Stefano Lucarelli
Giorgio Lunghini
Bruno de Finetti ha dato molti e importanti contributi alle scienze: alla matematica pura e applicata, alla teoria della probabilità, alle scienze [...] invece l’espressione numerica di un giudizio soggettivo.
Cosa vogliamo dire, nel linguaggio ordinario, dicendo che un c’è nulla che, di per sé, sia buono o cattivo: è l’uso che se ne fa (o in altro caso, il modo in cui lo si insegna [corsivo aggiunto ...
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GIOIA (Gioja), Melchiorre
Francesca Sofia
Nacque a Piacenza il 19 genn. 1767 da Gaspare e Marianna Coppellotti. Rimasto orfano a cinque anni del padre e a tredici della madre, andò a vivere con lo zio [...] Risorgimento italiano. Divisa in tre parti, dedicate rispettivamente a dimostrare che cosa bisognasse intendere per materiali di quell'immagine di libero intellettuale imprenditore di se stesso che doveva renderlo celebre durante la Restaurazione. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] ancora gli sforzi compiuti per farle oggetto d’esame in scritti numerosi, pur se non tutti di pari respiro, ha indotto a cucire d’economia, non brillasse quando discorreva di teoria è cosa che trova piena conferma nel riportato banale «dialogo» da ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] propriamente socialista, bensì repubblicano, ma la cosa non conta, ché a Napoli, allora, alla quale si sottrasse riuscendo a fuggire in Svizzera. Qui venne accolto da M. Pantaleoni che G. Giolitti avocasse a sé la responsabilità della vertenza, per ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...